Nel mondo dello sport, le storie di ascesa e caduta sono comuni, ma poche sono così drammatiche come quella di Paweł Szczepaniak. Una volta considerato l’astro nascente del ciclismo polacco, Szczepaniak ha visto la sua carriera sportiva concludersi bruscamente, solo per riemergere anni dopo come protagonista di una vicenda criminale che ha scosso il mondo del trasporto internazionale.
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Nato nel 1989, Paweł Szczepaniak si è fatto un nome nel ciclocross, una disciplina ciclistica particolarmente impegnativa. Il suo talento era innegabile, e nel 2010 ha raggiunto l’apice della sua carriera vincendo il titolo mondiale Under 23 a Tabor, nella Repubblica Ceca. Questo trionfo, condiviso con il fratello minore Kacper che si è piazzato secondo, sembrava presagire un futuro luminoso per i fratelli Szczepaniak nel mondo del ciclismo professionistico.
Tuttavia, la gloria fu effimera. Poco dopo la loro vittoria, entrambi i fratelli risultarono positivi all’EPO, una sostanza dopante vietata. Questo scandalo non solo macchiò la loro reputazione ma pose fine alle loro carriere ciclistiche. Entrambi furono squalificati per diversi anni, un colpo da cui le loro ambizioni sportive non si sarebbero mai riprese.
Dopo lo scandalo, Paweł si trasferì a Maiorca, in Spagna, dove apparentemente avviò un’attività legittima di vendita di biciclette. Tuttavia, le autorità tedesche hanno scoperto che già dal 2013, Szczepaniak era coinvolto in attività ben più oscure.
Secondo le indagini, l’ex ciclista era diventato un membro chiave di una gang internazionale specializzata nel furto di camion. Il gruppo operava principalmente in Sassonia, Germania, prendendo di mira i camion parcheggiati nelle aree di sosta autostradali e nelle stazioni di servizio. La merce rubata veniva poi rivenduta in Polonia, Russia e Ucraina, creando una rete criminale transnazionale.
La parabola criminale di Szczepaniak è giunta al termine nel novembre 2023, quando è stato arrestato in Spagna. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un criminale incallito, Paweł ha collaborato con le autorità fin dall’inizio. Ha ammesso di aver partecipato a più di dieci rapine di camion, fornendo dettagli cruciali per le indagini.
Il tribunale tedesco ha condannato Paweł Szczepaniak a quattro anni di carcere. Questa sentenza non solo pone fine alla sua carriera criminale ma serve anche come un triste epilogo per un atleta che una volta prometteva di diventare una stella del ciclismo mondiale.
L’indagine, tuttavia, non si è conclusa con Paweł. Le autorità stanno esaminando anche il possibile coinvolgimento del fratello Kacper, il cui DNA è stato trovato su alcuni dei teli dei camion presi di mira dalla gang. Questo suggerisce che la caduta dei fratelli Szczepaniak potrebbe essere ancora più profonda di quanto inizialmente pensato.
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Alla Scoperta del Monferrato in BiciclettaA cura della redazione di Inbici News24
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