Mauro Schmid ha dimostrato che nel ciclismo, come nella vita, la perseveranza può trasformare le difficoltà in trionfi. Il corridore svizzero del Team Jayco AlUla ha vissuto un 2024 di alti e bassi, culminato in successi inaspettati.
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L’anno è iniziato con una serie di ritiri e prestazioni deludenti, tra cui un anonimo 82° posto all’Amstel Gold Race. Il problema al ginocchio sembrava minacciare l’intera stagione di Schmid.
Tuttavia, da giugno, la ruota ha iniziato a girare a favore del talentuoso ciclista. Il Giro di Svizzera ha segnato l’inizio della sua rinascita sportiva.
Il momento clou è arrivato con la vittoria nella prova in linea dei campionati nazionali svizzeri, un risultato che Schmid ha definito “qualcosa di speciale”.
La fiducia ritrovata ha portato Schmid a trionfare al Giro di Slovacchia, conquistando sia una tappa che la classifica generale della corsa.
Le buone prestazioni sono continuate all’Arctic Race of Norway e alla Vuelta a España, dove Schmid ha mostrato grinta e determinazione in numerose fughe.
Riflettendo sulla stagione, Schmid ha condiviso: “Sia le vittorie che le sconfitte ti rendono più forte”. Una lezione preziosa per ogni atleta professionista.
La Vuelta è stata particolarmente istruttiva per Schmid. Ha imparato l’importanza della pazienza strategica, riconoscendo che a volte attendere è più vantaggioso dell’attacco immediato.
Il background versatile di Schmid, che include esperienze in ciclocross, MTB e pista, ha contribuito significativamente alla sua crescita come ciclista su strada.
Schmid sottolinea l’importanza di queste discipline diverse: “Non c’è niente meglio che fare fuoristrada e pista per imparare a guidare bene la bici”.
Un’esperienza lavorativa come assistente in un’autofficina ha offerto a Schmid una prospettiva unica sul suo ruolo di ciclista professionista.
Questa esperienza gli ha insegnato a relativizzare le difficoltà del ciclismo, ricordandogli che “il ciclismo a volte è difficile, ma lavorare è ancora più dura”.
La stagione 2024 di Schmid è un esempio di come la resilienza e l’adattabilità possano trasformare un inizio difficile in una serie di successi.
Il ciclista svizzero ha dimostrato che con determinazione e una mentalità aperta, è possibile superare gli ostacoli e raggiungere obiettivi ambiziosi.
Guardando al futuro, Schmid sembra ben equipaggiato per affrontare nuove sfide nel mondo del ciclismo professionistico, forte delle lezioni apprese nel 2024.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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