Beppe Martinelli, uno dei direttori sportivi più vincenti degli ultimi 40 anni, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione del ciclismo italiano e sul possibile futuro da commissario tecnico della nazionale. “Se ci fossero 1-2 squadre importanti in più, anche Professional, un futuro un po’ più roseo l’avremmo di sicuro”, ha affermato durante un’intervista a Radiocorsa.
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Nonostante il prossimo anno non sarà più in ammiraglia con l’Astana Qazaqstan, Martinelli desidera rimanere coinvolto nel ciclismo. Ha dichiarato di avere un buon rapporto con il CT attuale, Daniele Bennati, e si è mostrato disponibile ad offrire la sua esperienza se necessario.
“In questo momento credo che sia molto difficile”, ha detto Martinelli, evidenziando le sfide che il movimento ciclistico italiano sta affrontando. La carenza di grandi campioni rende il ruolo di CT più complesso rispetto al passato, quando l’Italia vantava numerosi corridori di punta.
Martinelli ha sottolineato l’importanza di avere più squadre professionistiche in Italia per supportare i giovani talenti: “Quando i nostri atleti vanno all’estero e non riescono a crescere, è difficile avere un futuro roseo”. Ha citato il caso di Lorenzo Finn, campione del mondo juniores, come esempio di talento che potrebbe prosperare in un ambiente italiano.
“Abbiamo bisogno di una squadra in più oltre a quelle esistenti, per dare ai giovani la possibilità di correre in un contesto italiano con management e sponsor locali”, ha proseguito. Martinelli ha richiamato alla mente le storiche formazioni come Lampre e Liquigas, che hanno contribuito alla crescita di campioni come Vincenzo Nibali.
In conclusione, l’esperto DS ha ribadito l’importanza di non mollare mai e di continuare a lavorare per il futuro del ciclismo italiano, affinché i giovani possano avere opportunità di successo e crescita nel loro paese.
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Riva del Garda: La Perla del Lago di Garda per i CicloturistiA cura della redazione di Inbici News24
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