Simon Yates aveva preventivo di perdere qualcosa sulla salita di Pratonevoso.
Lo afferma lui stesso al termine della tappa odierna e lo aveva detto anche ieri: “Questa era una tappa adatta alle caratteristiche di Dumoulin perchè c’era da fare un unico grande sforzo nel finale, domani invece si sale e si scende più volte, quindi sulla carta la tappa dovrebbe essere più adatta alle mie caratteristiche. Alla fine sono ancora in testa con 28 secondi di vantaggio, direi che va bene così”.
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La maglia rosa è sempre più vicina all’obiettivo finale, ma prima di Roma ci sono ancora il Colle delle Finestre, Sestriere, lo Jaffreau, lo Tsecore, il San Pantaleon e Cervinia. “Al momento dell’attacco di Froome e Dumoulin mi sentivo stanco, non sono riuscito a seguirli – spiega il corridore della Mitchelton Scott – ma in particolare io stavo seguendo Tom, perchè penso che Froome sia lontano in classifica generale. Sono felice del Giro d’Italia che ho fatto fino ad oggi, perchè grazie alle mie tre vittorie ho preso molti secondi di abbuono, che mi sono stati utili per essere ancora in testa alla classifica oggi”.
Yates, insomma, è fiducioso, anche quando gli si chiede se questa sua prestazione non all’altezza delle precedenti possa essere un campanello d’allarme: “Spero che non sia un’incrinatura, anche perché sono fiducioso per le prossime tappe. Continuo a sentirmi bene”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine