Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia nel 2004, si appresta in questi giorni a vivere le sue ultime pedalate da professionista.
Ora la partecipazione alla Adriatica Ionica Race, ultima corsa a tappe della sua carriera, e poi il 30 giugno il campionato italiano a Darfo Boario Terme. Nelle sue parole traspare la voglia di chiudere in bellezza: “Questa è l’ultima corsa a tappe della mia carriera. Anche se mi sento un po’ stanco, visto che sto correndo senza pause da febbraio, cercherò di impegnarmi e provare a fare qualche risultato. Il nostro leader per la Adriatica Ionica Race è Marco Canola che tra l’altro abita in queste zone”.
“So che i campionati italiani saranno la mia ultima gara – continua Cunego – ma sto vivendo serenamente questo momento. Probabilmente più avanti, quando realizzerò tutto, mi mancherà pedalare in gruppo ma sto anche lavorando a dei progetti per rimanere nell’ambiente. Mi rendo anche conto che è giusto dare spazio ai ciclisti più giovani”.
E sul tempo che passa per tutti, conclude consapevole di aver attraversato, ciclisticamente parlando, epoche diverse: “Qui all’Adriatica per esempio c’è Riccardo Minali e io sono diventato professionista quando suo padre correva ancora. Ricordo i primi anni, dove c’erano figure di riferimento come Marco Pantani, Laurent Jalabert e Jan Ullrich. Penso di aver corso a cavallo di tre generazioni differenti. Il ciclismo è mutato tantissimo, dai materiali utilizzati alle tipologie di allenamento. Ho cercato di adattarmi a questi cambiamenti”.
a cura di Davide Pegurri per iNBiCi magazine