Finalmente il Tour de France è iniziato. E mi dispiace per tutti quelli che – scelta anche condivisibile, sotto un certo punto di vista – hanno deciso di non seguire la corsa francese dopo l’assoluzione di Chris Froome. Io invece sono contento che la corsa sia iniziata e sono felice di seguirla, per il semplice fatto che tutti i corridori faranno la solita fatica enorme per cercare di ottenere dei risultati importanti, ed è giusto applaudirli. Però ripeto, ognuno fa le sue scelte e non voglio criticare nessuno, anzi.
Training Camp Spagna Costa Blanca
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
Questo Tour de France è iniziato con il botto. Gaviria vince, Nibali e Majka già guadagnano su Froome, Quintana, Porte e Adam Yates. Insomma, finalmente si può scrivere di ciclismo corso, e non di sentenze, carte di tribunale e altre cose simili.
Una tappa piatta al Tour non è sempre sinonimo di noia, e in effetti questa tappa non è stata per niente noiosa. Spesso siamo abituati a quelle tappe nelle quali non succede nulla fino all’ultimo chilometro, ma stavolta non è stato proprio così.
Di certo non inizia benissimo il Tour di Chris Froome, che già è finito a terra in una fase cruciale della corsa. Il keniano bianco potrebbe pagare questa caduta nei prossimi giorni? E in vista del pavè come può reagire il suo fisico?
Resta un grande punto interrogativo sulla Movistar, che sta facendo correre Quintana, Valverde e Landa uno contro l’altro, e non è stato bellissimo vedere Nairo quasi completamente solo dopo la foratura.
Insomma, non c’è più spazio per polemiche che escono fuori dalle strade del Tour. Godiamoci lo spettacolo sulle strade francesi.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine