Che questo non sia un periodo facile per l’Unione Ciclistica Internazionale, guidata dal presidente David Lappartient, è poco ma sicuro. Ma quello che sta accadendo in questi giorni al Tour de France getta grandi ombre sulla decisione presa dal massimo organismo del ciclismo mondiale lo scorso inverno, quando si decise di diminuire il numero dei corridori in gruppo per ragioni di sicurezza. Da quest’anno, infatti, le squadre possono schierare solo 8 uomini nei grandi giri e 7 corridori nelle classiche.
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L’Uci era convinta che con un uomo in meno si sarebbero potute evitare diverse cadute, invece non è così. Non è togliendo un corridore per ogni squadra che si possono evitare le cadute. In questo modo le corse possono essere più aperte, senza dubbio, ma non venite a dirmi che si tratta di ragioni di sicurezza. Ne guadagna lo spettacolo, forse, ma non la sicurezza.
Speriamo solo che non si prenda la decisione di togliere un altro uomo per ogni squadra, altrimenti anche i team saranno costretti a rivedere tutti gli ingaggi.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine