Giù il cappello davanti allo strapotere di Peter Sagan. Il corridore della Bora Hansgrohe ha ottenuto una vittoria difficile in maniera apparentemente facile. Ma anche questo è il bello di Peter: riuscire a far sembrare semplici anche le cose particolarmente complicate. E la sua novantesima maglia verde conquistata in carriera è bellissima.
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Ma a regalare spettacolo oggi sono stati soprattutto i due corridori del Team bahrain Merida, Vincenzo Nibali e Sonny Colbrelli. I due sono stati molto intelligenti: uno ha corso con l’obiettivo di restare con i migliori (Nibali), l’altro ha corso con l’obiettivo di provare a superare Van Avermaet e Sagan. Oggi non era un tracciato completamente adatto alle caratteristiche di Sonny: i velocisti puri si sono staccati fin dai primi chilometri, lui invece ha sfiorato il successo.
Il secondo posto di Colbrelli fa sperare davvero che nelle prossime giornate possa esserci qualche congiuntura favorevole che gli possa permettere di spuntare un successo che sarebbe a dir poco meritato. Ma da oggi è partito anche il vero Tour de France di Vincenzo Nibali, perchè in un arrivo esplosivo come questo era molto importante riuscire a rimanere con i migliori. Vincenzo non ha strafatto (o almeno non sembra), e non ha dovuto pagare nulla rispetto a specialisti di questi arrivi come Alejandro Valverde e Greg Van Avermaet.
Secondo quanto ha riportato La Gazzetta dello Sport a firma di Ciro Scognamiglio, ieri Chris Froome si è fermato al bus della Bahrain Merida per salutare Vincenzo. Un saluto cordiale, anche se tra i due c’è sempre stata una grande rivalità sportiva. Domani si rompono gli indugi: il Mur de Bretagne sarà un primo giudice aspettando le salite alpine e pirenaiche.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine