Training Camp Spagna Costa Blanca
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dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
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Una tappa lunga, lunghissima. 231 chilometri, da Fougeres a Chartres: la settima frazione del Tour de France torna a sorridere ai velocisti, che nelle ultime giornate avevano sofferto.
Per ora, nelle volate, due successi a testa per Peter Sagan e Fernando Gaviria: il primo si è imposto negli arrivi più complessi, mentre il secondo, fino a questo momento, si è dimostrato uno sprinter puro migliore dello slovacco campione del mondo.
Un solo Gpm e tanta pianura per la giornata più lunga del Tour: la Côte de Buisson de Perseigne spezzerà il ritmo a metà della tappa, con il suo chilometro e mezzo con una pendenza media del 4% scarso. Di fatto, un’asperità che non scalfirà le velleità nemmeno dei velocisti meno avvezzi alle difficoltà altimetriche. Nel finale anche i due traguardi volanti: a Berd’huis (km 168) il primo, a Nonvilliers Grandhoux (km 200) il secondo con abbuoni. Nell’ultimo chilometro, da sottolineare 500 metri in leggera salita per arrivare al traguardo: essenziale scegliere il tempo giusto per partire.
Parlando dei favoriti, invece, torniamo a considerare gli sprinter: abbiamo già citato Peter Sagan e Fernando Gaviria, che sono senza dubbio i più attesi. Lo slovacco è saldamente al comando della classifica della maglia verde e dopo sole sei tappe sembra indirizzato verso l’ennesimo successo della carriera nella classifica a punti. Tra gli altri, ci si attendono passi in avanti da tanti. Il Marcel Kittel visto fino ad ora è solo una brutta copia di quello che abbiamo imparato a conoscere, mentre André Greipel ha lanciato qualche buon segnale. Pensando agli italiani, Sonny Corbelli e Andrea Pasqualon hanno nelle corde un piazzamento tra i migliori 10, ma entrambi preferiscono finali più complicati.
a cura di Gianluca Santo per iNBiCi magazine