Sbadigli, noia e pochissimi spunti. La tappa più lunga del Tour de France alla fine non è stata tutta questa fatica per i corridori. Certo, hanno fatto sempre 231 km, ma se la sono presa comoda. Una giornata tranquilla in vista delle prossime tappe, che sicuramente saranno più emozionanti di questa. Anche perchè è difficile fare di peggio.
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Resta sempre da chiedersi come mai il Tour de France abbia questi orari così “dilatati”: partenze che avvengono molto tardi e arrivi di tappa altrettando tardivi rispetto a tante altre gare. Nella noia della giornata odierna, si cerca di tirare spunti di ogni tipo, e anche questa potrebbe essere una riflessione sotto l’afa francese.
Per fortuna la volata è stata molto bella e Dylan Groenewegen ha dimostrato di essere un velocista di razza. La sua squadra ha sempre lavorato bene, mancava solo il successo. ma contro Gaviria e Sagan è complicato per tutti.
Vedremo domani se Groenewegen abbia deciso di riaprire le gerarchie delle volate: qualora domani dovesse fare ancor auna buona prestazione, potrebbe diventare una sorta di “terzo incomodo” tra il colombiano e il campione del mondo.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine