Non c’è due senza tre: dopo Le Grand Bornand e La Rosiere, il Tour de France si appresta a vivere la terza giornata consecutiva sulle Alpi, forse nella frazione più attesa. L’Alpe d’Huez, infatti, sarà la sede d’arrivo della 12esima frazione, 175 chilometri con partenza da Bourg Saint Maurice.
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I primi 25 chilometri sono in leggera discesa e dovrebbero favorire una partenza sprint, almeno fino ai piedi della prima salita di giornata, il Col de la Madeleine: un’ascesa interminabile, con i suoi 25 chilometri al 6,2% di pendenza media, che però tiene conto anche di un paio di contropendenze che abbassano il dato. Per il resto, la salita resta sempre sul 7-9%, risultando molto dispendiosa. Dai 2000 metri del primo Gpm di giornata, picchiata di 20 chilometri, fino ad arrivare ai 500 di La Chambre, poco prima della salita di seconda categoria dei Lacets de Montvernier: 3 chilometri spettacolari all’8%, con i tornanti a caratterizzare una salita che propone un panorama incantevole. Al chilometri 91, altra salita: il Col de la Croix de Fer sfiora i 30 chilometri di lunghezza. La parte centrale è quella più dura, con 7-8 chilometri che si avvicinano al 9% di media. Gli ultimi 13 chilometri si dividono in due segmenti: il primo più pedalabile e l’ultimo, con 5 chilometri costantemente sull’8%. Ovviamente, anche questa è una salita Hors Categorie. Dalla vetta, al chilometro 121, discesa fino al 150 prima di un breve trasferimento pianeggiante verso Bourg d’Oisans, alle pendici dell’Alpe d’Huez. 14 chilometri, 8% di pendenza media. Sin dalle prime rampe pendenze durissime, che si mantengono fino agli ultimi 2-3 mila metri, dove la strada spiana leggermente. L’ultimo giudice di una tre giorni sulle Alpi che ha già scosso la classifica e le gerarchie in corsa.
A proposito di gerarchie: il Team Sky, al momento, sembra quasi dominante. Geraint Thomas è in maglia gialla e viene dal successo di La Rosiere, Chris Froome è secondo nella generale a 1’25’’ dal compagno, mentre Tom Dumoulin è terzo a 1’44’’. Il britannico e l’olandese, reduci dal Giro, potrebbero attaccare ancora domani: la terza settimana per loro potrebbe trasformarsi in un calvario e potrebbero provare a concretizzare proprio domani. Alle loro spalle, hanno lasciato qualche dubbio di troppo Nairo Quintana e Vincenzo Nibali, che però si mantiene quarto in classifica a 30’’ da Dumoulin, mentre il colombiano paga 1’ dallo Squalo ed è solo nono. Il vero Tour, finalmente, è iniziato: la passerella sui Campi Elisi però è ancora molto lontana, e la crisi è dietro l’angolo. Magari già in questa 12esima tappa.
a cura di Gianluca Santo –iNBiCi magazine