Uno spettacolare Chris Froome (Team Sky) conquista la nona frazione della Vuelta a Espana, scattando dal ristretto gruppo degli uomini di classifica a 500 metri dalla conclusione.
E’ una vittoria preziosa quella del keniano bianco quella odierna a Cumbre del Sol, dove nel 2015 fu beffato dal neerlandese Tom Dumoulin. Seconda piazza per Johan Chaves (ORICA-Scott), terzo un ottimo Michael Woods (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team), che ha fatto lavorare tutto il giorno la propria squadra e ha raccolto un terzo posto sul podio molto prestigioso. Quarto un brillante Wilco Kelderman (Team Sunweb), poi Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin) e Alberto Contador (Trek-Segafredo). Decimo Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team), non particolarmente avvezzo a questi strappi violenti. Poco più dietro anche il sardo Fabio Aru (Astana Pro Team), undicesimo.
Ecco il racconto della frazione odierna: finalmente in gruppo qualcuno ha deciso di controllare la corsa e, dopo quattro fughe consecutive giunte tutte al traguardo, la Cannondale Drapac ha deciso di tenere sotto controllo il tentativo di dieci atleti: Markel Irizar Aranburu (Trek-Segafredo), Marc Soler (Movistar Team), Marco Haller (Team Katusha – Alpecin), Bert-Jan Lindeman (Team LottoNL – Jumbo), Ricardo Vilela (Manzana Postobon), Conor Dunne (Aqua Blue Sport), Anthony Turgis (Cofidis, Solutions Crédits), Lluis Guillermo Mas Bonet (Caja Rural – Seguros RGA), Tobias Ludvigsson (FDJ) e Diego Rubio Hernandez (Caja Rural – Seguros RGA) sono stati i battistrada di giornata, che hanno caratterizzato e movimentato la tappa odierna. Gli ultimi ad alzare bandiera bianca sono stati Soler e Ludvigsson, con il gruppo sempre in pieno controllo della situazione. Dopo uno scatto di Romain Bardet a una ventina di chilometri dalla conclusione, l’azione di Cannondale e Team Sky ha fatto si che il drappello principale si riducesse sempre più. Una volta arrivati sulla salita finale, l’Alto de Puig, verso Cumbre del Sol, a prendere la situazione in mano è stato Mikel Nieve (Team Sky), che ha condotto per un paio di chilometri il gruppo principale, dal quale ci hanno provato l’ecuadoriano Richard Carapaz (Movistar) e ancora il francese Romain Barde (Ag2r La Mondiale). Il primo tra i big a rompere gli indugi è David De La Cruz (Quick Step Floors), che non fa nemmeno in tempo ad accelerare che Froome sopravanza tutti staccando la concorrenza. Dietro di lui, Chaves e Woods provano a reagire ma al keniano bianco va la vittoria di tappa, conquistata con una netta superiorità sulla concorrenza. I big tutti raccolti in una ventina di secondi.
fonte direttaciclismo.it – Niccolò Anfosso