Situazione pazzesca, a dir poco surreale, quella che sta vivendo la Quick Step Floors: squadra più vittoriosa nel World Tour, con 69 vittorie all’attivo, sta riscontrando delle grosse difficoltà per costruire il budget per il 2019. Non è la prima volta che il team guidato da Patrick Lefevre si trova in queste condizioni: già negli anni passati si era spesso parlato di un possibile ridimensionamento, ma adesso si parla dell’assenza di uno dei partner più importanti per il prossimo anno.
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Questa situazione dovrebbe far riflettere non poco i dirigenti UCI: il fatto che la seconda squadra più ricca al mondo non riesca a trovare sponsor nonostante le tante vittorie, è sintomo del fatto che nel massimo circuito internazionale sta cambiando qualcosa. Negli anni passati anche l’Astana ha subito un grosso ridimensionamento, così come la BMC, che cambierà sponsor principale, mentre sembrano in grande salute la UAE team Emirates e la Bahrain Merida, che riescono ad andare avanti grazie ad investitori del Medio Oriente. Finanziariamente sta molto bene anche il Team Sky, che ogni anno non ha problemi di budget e che sembra fuori da ogni categoria.
Il dato ancora più preoccupante per la Quick Step Floors risiede anche nel fatto che la squadra ha sede in Belgio, nazione patria del ciclismo, e il fatto che le aziende non riescano a supportare un progetto così grande è davvero sintomatico. A questo proposito, si vocifera che il primo corridore che andrà via dalla squadra sarà Fernando Gaviria, che probabilmente correrà nella UAE Team Emirates.
In attesa di ulteriori risvolti futuri, l’Unione Ciclistica Internazionale dovrebbe iniziare a fare una riflessione: purtroppo la crisi mondiale impedisce di realizzare formazioni con un budget così alto. Le squadre non prendono soldi dai trasferimenti e nemmeno dai diritti televisivi: le uniche entrate derivano da sponsor, che però non riescono a sostenere con continuità degli impegni così grandi.
L’UCI sta dimostrando ancora una volta di vivere in un mondo proprio, nel quale richiede 3 milioni di euro a fondo perduto per organizzare un mondiale su strada (!!!) e che vuole alzare il budget minimo per le formazioni della massima categoria. Il tutto senza pensare alla realtà dei fatti: purtroppo i soldi non ci sono.
In attesa di ulteriori sviluppi, ci sentiamo di fare un grosso in bocca al lupo a Patrick Lefevere.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine