Nel 2019 saranno passati 20 anni dall’ultimo trionfo italiano alla Parigi-Roubaix: in quell’anno si impose Andrea Tafi, con la maglia della Mapei Quick Step. Da quell’anno, però, nessun altro corridore del nostro Paese è riuscito più a vincere questa corsa così affascinante e così dura. Tra le colonne de La Gazzetta dello Sport, Tafi lancia un’idea: tornare a correre la Parigi-Roubaix 20 anni dopo il suo storico trionfo.
“Ho corso la Roubaix 13 volte – spiega Tafi – ho ottenuto un primo, un secondo e un terzo posto, e l’ho sempre finita. E così ho pensato a un percorso storico che parta da quel 1999. In 20 anni il ciclismo è cambiato tantissimo e forse di queste evoluzioni non ne abbiamo la piena consapevolezza. Rifare la Parigi-Roubaix con le nuove soluzioni tecnologiche non sarebbe una passeggiata”.
Il toscano spiega che l’idea gli è venuta mentre affrontava una gara in Ungheria la scorsa estate, fa 19000 km l’anno e pesa 79 kg. Se sotto il punto di vista del passaporto biologico è tutto a posto (“ho fatto già richiesta all’UCI”), Tafi deve comunque trovare una squadra disposta a tesserarlo, e sembra difficile che riesca ad approdare in una World Tour: “Ho avuto contatti in Italia e in Belgio. La cosa non è dispiaciuta. Ho il numero di Prudhomme, ma qualcuno gli ha già fatto arrivare la cosa”.
Da questo progetto, ne nascerà un docu-film.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine