Ulissi capitano di una squadra nella quale esordirà un trio di giovani talenti.
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Tradizione e novità si mischieranno nel primo appuntamento stagionale per l’UAE Team Emirates, ovvero il Tour Down Under.
La corsa australiana che, come ormai di consuetidine, inaugurerà la stagione ciclistica di gran parte dei team World Tour, si aprirà con l’usuale circuito del Down Under Classic, in calendario per domenica 13 gennaio.
La gara a tappe World Tour del Tour Down Under scatterà invece martedì 15 gennaio e presenterà proprio in chiusura una novità: la tappa finale, ovvero la 6^frazione (20 gennaio), al contrario di quanto accaduto negli ultimi anni non sarà corsa per velocisti, bensì si concluderà sull’ascesa di Willunga Hill, traguardo solitamente decisivo ai fini della classifica generale.
Per la prima gara del 2019, l’UAE Team Emirates metterà a disposizione del direttore sportivo Neil Stephens (Australia) i seguenti sette corridori:
– Sven Erik Bystrøm (Norvegia)
– Ivo Oliveira (Portogallo)
– Jasper Philipsen (Belgio)
– Tadej Pogacar (Slovenia)
– Jan Polanc (Slovenia)
– Rory Sutherland (Australia)
– Diego Ulissi (Italia)
La trasferta australiana rappresenterà l’esordio nell’UAE Team Emirates di Ivo Oliveira, Jasper Philipsen e Tadej Pogacar, trio di givani talenti dall’età media inferiore ai 21 anni.
Il corridore con il palmares più ricco nel Tour Down Under è Diego Ulissi (1 vittoria e 2 secondi posti di tappa, oltre a tre piazzamenti nella top 5 della classifica generale), il quale ha così delineato le sue prospettive per il debutto stagionale:
“Ho grandi stimoli nel poter iniziare la stagione ancora una volta dall’Australia, in una corsa bella dal punto di vista dei percorsi e dall’alto livello qualitativo dei partecipanti .
Vista la concorrenza, è necessario essere già a buon punto nella preparazione qualora si punti a ben figurare nella classifica generale e nelle tappe più impegnative: personalmente, ho trascorso un buon inverno, lavorando per poter essere competitivo in questo primo appuntamento.
Sarà molto interessante vedere come la nuova programmazione delle tappe, con il traguardo finale posto a Willunga Hill, potrà influire sull’andamento della corsa”.