La filiale italiana di Shimano ha nel corso del 2018 inaugurato un’area dedicata alla formazione e all’aggiornamento dei dealer e dei meccanici sulle tematiche legate alla sua componentistica. Lo abbiamo visitato.
Che vi piaccia o meno oggi la bicicletta è uno strumento tecnico “serio”, che richiede competenza, preparazione e altissima professionalità per essere montato, revisionato, manutenuto. Non ce ne vogliano i nostalgici o i tradizionalisti, ma sono lontani, anzi lontanissimi, i tempi in cui per montare o riparare la “specialissima” piuttosto che la mountain bike si poteva anche andare dalla bottega dell’amico o dell’artigiano di quartiere, che, forte di un’esperienza maturata con la solida – ma sola – pratica, sapeva mettere le mani su sistemi, tecnologie e materiali che fino a qualche lustro fa erano sostanzialmente gli stessi per tutte le marche e per tutte le tipologie di biciclette.
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Oggi l’approccio tecnico alla bicicletta è radicalmente cambiato: da una parte l’impiego di nuovi materiali, dall’altra lo spettro di possibilità tecniche sempre più variegate e sempre più numerose offerte dal mercato hanno ristretto moltissimo le tolleranze di lavoro, di conseguenza hanno incrementato in modo notevole la precisione richiesta per operare sulle parti. La “ciliegina” sulla torta è stata poi l’arrivo dell’elettronica applicata al ciclismo, quella che con l’ingresso dei gruppi trasmissione di tipo elettromeccanico ha ulteriormente ampliato il divario tra chi sa effettivamente padroneggiare le nuove tecnologie e i tanti tradizionalisti (o nostalgici che dir si vogliano) a cui tutto ciò che è nuovo risulta negletto, semplicemente perché del nuovo hanno paura e non lo riescono a fare proprio.
Non ci riferiamo tanto agli utenti finali, ma più che altro ai negozianti di casa nostra, ai tanti punti vendita sparsi per l’Italia che – ahinoi – storcono il naso quando vedono un cambio elettronico o, peggio ancora, mal digeriscono l’idea che oltre ai classici utensili, sul loro banco di lavoro debba esserci lo spazio per un computer. Un computer? Sì, a chi ancora non lo sapesse ricordiamo che oggi il computer è un accessorio fondamentale per la migliore fruizione possibile della componentistica elettromeccanica delle biciclette. «A malincuore ti posso dire che qui in Italia siamo davvero indietro rispetto a quel che accade in tanti altri Paesi del mondo, tanti negozianti di biciclette non sanno neanche cosa sia un computer e come lo si possa usare per far funzionare una trasmissione… Esattamente come accade da anni per le officine delle automobili, il computer deve necessariamente essere presente nelle moderne officine di biciclette». A parlarci così è Marco Cittadini, responsabile della comunicazione di Shimano Italia, mentre ci apre le porte del nuovo Tech Lab che la filiale italiana della nota Casa Giapponese ha aperto lo scorso anno in un’area adiacente la sede di via Jucker, a Legnano. Noi di “InBici” siamo stati tra i primi ad andarlo a visitare.
Un polo tecnico all’avanguardia
L’area occupa in tutto circa trecento metri quadrati, organizzati su più ambienti. C’è uno spazio accoglienza, ma soprattutto c’è un’officina superattrezzata, con sei postazioni fisse con altrettanti stand per le biciclette. Il Tech Lab è un polo di avanguardia, la sua missione è proprio la formazione del corpo meccanico dei fabbricanti, delle organizzazioni sportive e prima di tutto dei negozianti, che in questa nuova area della Shimano Italia possono frequentare corsi di formazione e di aggiornamento. Il Tech Lab, tra l’altro, è anche punto di riferimento per i meccanici del servizio neutrale delle corse professionistiche della Rcs, che dal 2018 sono appunto gestite Shimano. Non da ultimo il Tech Lab Shimano è un luogo dedicato anche a noi della stampa specializzata, che qui abbiamo il modo di approfondire tutte le tematiche tecniche legate alla complessa, ricca e sofisticata componentistica siglata Shimano.
Oltre a Marco Cittadini, che nel Tech Lab cura i rapporti con i media, responsabile tecnico del centro è Andrea Bazzi, che si occupa direttamente dei corsi di formazione e che in meno di mezza giornata è stato capace di montarci, regolarci e poi mapparci un intero gruppo elettromeccanico Ultegra Di2 su un telaio Argon18. Nel Tech Lab di Shimano Italia si fa formazione, ci si aggiorna e si acquisiscono gli strumenti per padroneggiare le supertecnologiche biciclette moderne. Che vi piaccia o meno la direzione è questa. Chi si ferma, si sa, è perduto.
a cura di Maurizio Coccia – Copyright © INBICI MAGAZINE