Jakob Fuglsang ottiene il primo successo stagionale, ed è una vittoria pesantissima la sua: dopo essere arrivato secondo alla Strade Bianche, persa allo sprint contro Julian Alaphilippe, il successo di oggi proietta l’Astana a quota 19 trionfi, complice anche il contemporaneo successo di Ion Izaguirre alla Parigi-Nizza. In questo momento, dunque, l’Astana è la formazione più vincente del panorama ciclistico mondiale.
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Jakob Fuglsang sale sul gradino più alto del podio 24 ore dopo il trionfo del proprio compagno Lutsenko: “Al traguardo ho alzato il dito verso il cielo perché voglio dedicare questa vittoria a Michele Scarponi, queste sono le sue strade e ieri ho avuto modo di parlare con sua moglie Anna. Anche sulle strade c’erano molte scritte che inneggiavano a Michele, ed è bellissimo vincere qui”. Proprio 10 anni fa, Scarponi otteneva il suo trionfo in classifica generale alla Tirreno-Adriatico.
“Abbiamo avuto molta sfortuna nella cronometro a squadre – prosegue il danese – perché siamo partiti con la pioggia, però se quella tappa non fosse andata così io e Alexey forse non avremmo potuto avere tutta questa libertà di movimento”.
Il successo odierno proietta Fuglsang in terza posizione in classifica generale: Adam Yates conserva la maglia azzurra davanti a Primoz Roglic, a 25”, mentre il corridore dell’Astana, vincitore oggi, è terzo in generale a 35”. “Credo che il ritardo sia eccessivo – spiega Fuglsang – in quanto Roglic è un grande cronoman e la tappa di San Benedetto del Tronto è una prova contro il tempo per specialisti. Vedremo cosa succederà, ma è chiaro che il favorito è lui, io dovrò fare una super cronometro per difendere il podio”.
Per il momento, l’Astana è la formazione più vincente al mondo nel 2019, ma è ancora presto per cantare vittoria: “Vincere aiuta a vincere, tutte queste vittorie ci danno grande motivazione, ma è difficile eguagliare le oltre 70 vittorie che lo scorso anno ha ottenuto la Quick Step”.
Da Recanati, Carlo Gugliotta per InBici Magazine