Julian Arredondo fa parte di quella generazione di colombiani che sono diventati dei veri protagonisti del ciclismo mondiale, come Nairo Quintana, Carlos Betancur e Rigoberto Uran. L’anno magico di Arredondo è stato il 2014, quando riuscì ad imporsi nella tappa di Rifugio Panarotta al Giro d’Italia, conquistando anche la classifica degli scalatori.
Da lì in poi, il colombiano ha avuto un lento e costante declino, tant’è vero che la Trek-Segafredo non gli ha rinnovato il contratto alla fine del 2016 ed è approdato alla Nippo-Vini Fantini, senza ottenere risultati di rilievo.
Oggi, attraverso la stampa colombiana, Arredondo ha spiegato quali sono stati i suoi problemi che lo hanno costretto ad annunciare il ritiro: “Soffro della sindrome del piriforme”, causata dalla compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme (un muscolo piatto delle natiche che si trova in prossimità l’anca), che causa dolore alle natiche e occasionalmente sciatica.
Ecco cosa ha dichiarato Arredondo al ElColombiano: “Mi dispiace abbandonare il ciclismo all’età di 30 anni, ma non posso fare altrimenti. Questa sindrome non mi permette di pedalare bene. Nel 2017, il team Nippo-Vini Fantini mi ha dato una grande opportunità, ma a causa del mio problema, a metà di quell’anno, sono partito per la Colombia. Ero arrivato al punto che non volevo più sentire che se una squadra ti paga devi ottenere certi risultati. Volevo risolvere il problema, ma sono costretto al ritiro. Sono felice, nel mio piccolo, di aver scritto un po’ della storia del ciclismo colombiano”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine