Nel 2017, secondo l’ultima rilevazione ISTAT, si sono registrati in Italia 174.933 incidenti stradali, che hanno causato 3.378 vittime (entro il 30° giorno) e 246.750 feriti.
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Dopo la riduzione delle vittime registrata nel 2016, nel 2017 il numero dei morti è tornato, pertanto, a crescere del 2,9% (95 vittime in più).
Gli utenti di autovetture – oltre il 70% dei veicoli in circolazione – hanno continuato ad esprimere, in termini assoluti, il maggior numero di vittime degli incidenti stradali. Nel 2017, infatti, si sono registrati 1.464 decessi tra conducenti e passeggeri di autovetture, mentre per le categorie di cd. utenti vulnerabili le vittime sono così ripartite: Motociclisti 735, Pedoni 600, Ciclisti 254, Ciclomotoristi 92.
Nel complesso gli utenti vulnerabili rappresentano quasi il 50% dei morti sulle strade.
Scendendo nel dettaglio dei ciclisti, nel 2017 le vittime (254) sono diminuite del 7,6% rispetto al 2016 (allorchè erano state 275): in termini assoluti, 21 ciclisti morti in meno. Nell’anno solare 2017 la categoria dei ciclisti è stata l’unica a far segnare un risultato sostanzialmente positivo, in termini di riduzione di mortalità; pedoni e utenti di veicoli a motore a due ruote, infatti, hanno fatto segnare un risultato ampiamente negativo, con un aumento delle vittime rispettivamente del 5,3% e del 7%, mentre le vittime a bordo di autoveicoli (1.464) sono rimaste sostanzialmente invariate (nel 2016 erano state 1.470).
Il 57% del totale delle vittime a bordo di biciclette si è concentrato all’interno di ambiti urbani; Emilia Romagna (con 51 morti), Veneto (40) e Lombardia (37), sono state le Regioni in cui si è registrato il maggior numero di decessi tra i ciclisti. Le tre regioni, da sole, hanno espresso oltre il 50% delle vittime di tale categoria di utenti della strada.
Valle d’Aosta, Liguria e Umbria, per converso, non hanno avuto vittime tra i ciclisti.
Per arginare la mattanza dei ciclisti, il Ministero dei Trasporti ha varato un nuovo codice della strada che, per l’utenza debole, presenta diverse novità. Il nostro portale Inbici.net, per il profilo dei lettori e la sua diffusione, è tra i media nazionali prescelti per la divulgazione delle parti salienti del nuovo codice. Pertanto, ogni giorno, pubblicheremo in anteprima una parte significativa del testo finale della riforma, ovviamente con particolare riferimento alle norme che riguardano i ciclisti.
a cura della redazione