È arrivata finalmente la decisione dell’UCI riguardo la positività di Samuel Sanchez. Il corridore asturiano era risultato non negativo al GHRP-2, ormone della crescità, il 17 agosto del 2017 alla vigilia della partenza della Vuelta a España. L’UCI ha deciso di squalificare il corridore fino al 16 agosto del 2019, sottolineando però come la positività possa esser stata però provocata dalla contaminazione di un prodotto utilizzato dallo spagnolo. Proprio l’ammissione della non volontarietà a ricorrere a sostanze dopanti ha portato l’UCI ad applicare la pena minore e non sanzionare il corridore spagnolo con nessuna multa.
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Immediata la risposta al verdetto dello campione olimpico 2008 che a Marca ha sottolineato la sua felicità dopo che è stato dimostrato come non abbia mai ricorso volontariamente a sostanze dopanti.
A cura di Riccardo Zucchi per iNBiCi magazine