Sia in estate che in inverno la località propone grandi opportunità di relax e divertimento. Con uno sguardo alle tradizioni…
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Aprica è un paese di origine contadina le cui tradizioni sono legate alla terra che – considerata l’altitudine – ha sempre reso poco. Quando la sua economia si trasformò da agricola in turistica, si abbandonarono anche i caratteristici usi e costumi, lasciandone tuttavia traccia nel dialetto, come nel detto “da ost la marenda l’é ‘n dal bosc”, cioè ad agosto la merenda si può trovare nel bosco, poiché maturano mirtilli e lamponi o nell’usanza del “Gabinat”, il giorno dell’Epifania, in cui i ragazzini del paese passano di casa in casa a chiedere dolcetti. Introdotta recentemente e molto apprezzata dai turisti è la festa par i sciori, in contrada S. Pietro, appuntamento da non perdere, per fare un salto nel passato.
Al di là delle sue secolari tradizioni, Aprica è una delle più famose località sciistiche lombarde, grazie ai suoi 50 km di piste servite da 22 impianti. Si può sciare da 2300 metri fino ai 1100 del paese. Nonostante quote non elevate, la neve si ferma a lungo grazie all’esposizione a nord. Anche l´innevamento artificiale è buono e la dotazione di impianti in rapido miglioramento. Una caratteristica che garantisce divertimento e relax sulla sua skiarea che accoglie piacevolmente il turista col sole che mitiga le temperature invernali e rende più gradevole la pratica dello sci. Il pattinaggio su ghiaccio offre un’altra possibilità di divertimento a contatto con il magico ambiente montano.
Ma anche d’estate la località di Aprica offre un’infinità di opportunità. Duecento chilometri di sentieri che conducono oltre i 2000 metri di quota, percorribili anche in MTB, paesaggi favolosi, attrezzature sportive, percorsi tematici, parchi, riserve, clima e temperature ottimali per una vacanza all’insegna del relax e del divertimento. Aprica, luogo aperto e soleggiato, come dice il suo nome, è l’ideale per un piacevole soggiorno in piena attività, anche grazie alla sua favorevole posizione geografica, che la colloca a cavallo tra la Valtellina e la Valcamonica, facilitandone gli spostamenti in entrambe le direzioni.
Aprica, il paese dipinto della Valtellina, secondo la definizione del noto pubblicista Salvatore Giannella, incentiva i turisti a visitare le contrade, dove l’artista locale, Alcide Pancot, ha rappresentato scene su usi e costumi a S. Maria, paesaggi di montagna, animali o fiori a S. Pietro e al Dosso. Una gradevole passeggiata per conoscere la storia del luogo e l’occasione per ammirarne il paesaggio, dalla strada panoramica, piuttosto che dalla Via Clef, per poi alzare lo sguardo sulle cime che ne costituiscono la cornice.