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Vittoria in volata di Eduard Grosu nella terza tappa del Qinghai Lake. Alle spalle del portacolori della Delko Marseille Provance giungono un brillante Luca Pacioni (Neri Selle Italia Ktm) e il colombiano Jonathan Monsalve (Tianyoude Hotel Cycling Team). Nuovo leader della corsa Oscar Sevilla (Medellin). Pacioni veste anche la maglia a punti.
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La tappa – Partenza da Douba e arrivo a Guide dopo quasi 140 km. Una frazione difficile da interpretare per via della salita a metà percorso, un’ascesa che porta al primo GPM di questa edizione del Tour of Qinghai Lake, posto a 3820 metri di altitudine. Un avvio a tutta, sulla salita a pochi chilometri dalla cima perdono contatto i vari velocisti. Nella successiva discesa tuttavia il secondo gruppo, guidato dalla Delko e dalla Neri, riesce a ricucire lo strappo. A 15 km dalla linea d’arrivo situazione di gruppo compatto. In volata Grosu è il più veloce di tutti.
Il vincitore – Eduard Grosu dopo aver lavorato ieri per il suo compagno Jones oggi si toglie la soddisfazione di centrare la vittoria. “La tappa è stata durissima perché sulla salita hanno accelerato. Io mi son staccato a pochi chilometri dalla vetta ma in discesa siamo riusciti a tornare sui primi”
“Sono contento – continua – abbiamo avuto un grande inizio ieri con Jones e oggi con me. Ho fatto una gran volata e a 50 metri dal traguardo ho capito di aver ottenuto il successo. È bello ripetersi dopo le vittorie dello scorso anno qui in Cina”.
Luca Pacioni – Il portacolori della Neri – Selle Italia – KTM dopo il secondo posto sa di esser sulla strada giusta: “Oggi eravamo partiti con il presupposto di controllare la corsa. In salita hanno fatto un ritmo forte e a quasi 3 km dalla vetta ho iniziato a sfilarmi. In discesa abbiamo trovato un ottimo accordo e siamo riusciti a rientrare a 10 km dall’arrivo. Son riuscito ad anticipare la volata in ottimo modo e ho fatto un bel testa a testa con Grosu. Complimenti a lui per questa vittoria! Io sono fiducioso di poter centrare una vittoria nelle prossime frazioni”.
da Guide, il nostro inviato per InBici Magazine
Photo credit: Adrian Hoe
