Che Julian Alaphilippe non fosse proprio fermo a cronometro lo sapevamo bene. Quest’anno ha vinto la cronometro individuale della Vuelta a San Juan, ma non stiamo parlando del Tour de France. L’anno scorso è arrivato terzo alla cronometro della Parigi-Nizza, ma non è il Tour de France. Ha ottenuto altri piazzamenti a cronometro nelle varie brevi corse a tappe alle quali ha preso parte, ma non parliamo del Tour de France.
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Oggi, il francese ha vinto una cronometro del Tour de France. Ha messo in riga due specialisti veri delle prove contro il tempo come Geraint Thomas e Thomas De Gendt. Si è lasciato alle spalle anche Rigoberto Uran e Richie Porte, due corridori che con questi piazzamenti possono provare a rientrare in lizza per la lotta alla maglia gialla. Oltretutto, con questo risultato, il portacolori della Deceuninck-Quick Step diventa l’unico corridore del gruppo che quest’anno è riuscito ad ottenere più di un successo di tappa nella corsa francese: gli altri sono tutti a uno, lui ne ha due, in quanto ha vinto anche la terza tappa ad Épernay.
Con la vittoria di oggi, Julian Alaphilippe e la sua squadra devono necessariamente iniziare a pensare in grande. Una vittoria in maglia gialla su un terreno ostico per lui, quello della cronometro, ma è riuscito a fare fuori la concorrenza. La maglia gialla sulle sue spalle brilla sempre di più nel giorno in cui il simbolo del primato compie 100 anni.
Ieri, sulla nostra pagina Facebook, abbiamo chiesto al nostro pubblico se Alaphilippe possa puntare a un piazzamento sul podio di Parigi.
Il pubblico ha votato sì per il 38% e no per il 62%. Ma con la prova di oggi, diventa davvero difficile capire fin dove possa arrivare questo corridore. La Deceuninck-Quick Step potrebbe sacrificare un corridore come Eric Mas, salito sul podio lo scorso anno alla Vuelta, per diventare il luogotenente di Alaphilippe sulle lunghe salite. Su quelle brevi e difficili Julian non ha rivali, su quelle lunghe lo vedremo da domani. Nel frattempo, possiamo goderci i numeri di questo ragazzo che non conosce limiti, che è capace di stupire giorno dopo giorno con la maglia gialla.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine