Lo scorso luglio, un ragazzo minorenne è stato sospeso in via cautelare da NADO Italia in quanto è stato trovato positivo a uno steroide anabolizzante. La sostanza incriminata è il Trofodermin, medicinale che sulla confezione riporta il bollino rosso di avvertimento sul fatto che è considerata una sostanza dopante.
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L’avvocato difensore del minorenne ha dimostrato che la pomata era stata acquistata dalla madre del minore un anno prima dei fatti per curare delle bruciature che la donna si era procurata col ferro da stiro. La pomata era conservata senza scatola. La stessa pomata è stata poi utilizzata sul corridore, facendone quindi un uso inconsapevole.
Il tribunale ha ritenuto attendibile la versione fornita dall’avvocato difensore del ragazzo e gli ha revocato la sospensione, che è libero di tornare a correre.
Si tratta comunque di una sentenza storica, in quanto, come riporta la Gazzetta dello Sport, il Trofodermin era costato una sospensione alla portabandiera paralimpica azzurra di Rio Martina Caironi, esclusa dai Mondiali di Doha per averlo utilizzato per curare le piaghe ai moncherini dell’arto amputato.