Andrea Pasqualon è uno degli emigranti del ciclismo italiano. Il corridore veneto difende dal 2017 i colori della squadra che da quest’anno ha preso la denominazione Circus – Wanty Gobert, formazione belga che nella scorsa stagione ha ottenuto il secondo posto nella classifica delle migliori Professional al mondo, alle spalle della Total Direct Energie.
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Questo secondo posto consente alla Circus – Wanty Gobert di essere invitata a tutte le classiche monumento e alle principali corse di un giorno al mondo, ma questo piazzamento non le ha comunque permesso di ottenere l’invito al Tour de France. La squadra belga è stata invitata per molti anni, ma per il 2020 ASO ha deciso di premiare le tre formazioni Professional francesi.
Nell’intervista realizzata durante la trasmissione radiofonica “Ultimo Chilometro”, Pasqualon ha fatto trasparire amarezza per la non partecipazione della squadra alla corsa francese.
“Abbiamo preso una brutta tegola sulla testa, siamo delusi da questa decisione perché abbiamo fatto il massimo per rafforzare la squadra ed essere ancora più competitivi al Tour de France, in primis con l’ingaggio di Jan Bakelants. Dobbiamo accettare la decisione, anche perché la B&B Vital Concept è una squadra francese che per tre anni consecutivi non è stata invitata al Tour de France, e prima o poi anche loro avrebbero dovuto ricevere l’invito”.
Eppure, il Tour de France 2019 della Wanty-Gobert è stato buono: “Abbiamo puntato alla classifica generale non solo con Guillaume Martin ma anche con Xandro Meurisse, che è arrivato nei primi 25 al suo primo Tour de France. L’obiettivo di quest’anno era quello di puntare con lui a un buon piazzamento in classifica generale, ma purtroppo siamo rimasti fuori. Dobbiamo accettare questa decisione e andare avanti: non esiste solo il Tour de France, ma volevamo fortemente l’invito perché è l’evento di ciclismo più grande al mondo“.
Pasqualon ha scelto la Spagna per allenarsi: “Ho deciso di trascorrere tutto l’inverno a Girona. Mi sto allenando bene, non sono tornato a casa nemmeno a Natale e a Capodanno in quanto sono rimasto qui per non perdere giorni e trovare il meteo ideale per pedalare nel migliore dei modi”.
Per Pasqualon, infatti, il 2020 può essere un anno ricco di opportunità, visto che è un uomo adatto alle classiche: “Oltre alla Sanremo, c’è un altra corsa che mi si addice, la Strade Bianche. Ci sono molti tratti di sterrato nei dintorni di Girona e quindi mi sto allenando già da adesso nel migliore dei modi perché voglio davvero fare bene”.
Riguardo la stagione 2019, Pasqualon afferma: “Mi aspettavo qualcosa in più dalla scorsa stagione, ma ho avuto una bronchite nei primi mesi dell’anno e quindi non ho affrontato le classiche al 100%. Sono però riuscito a venirne fuori, a portare a casa una vittoria e fare un buon Tour de France, dando il massimo per il team. Quando si va in fuga al Tour per tre volte nelle tre settimane vuol dire che la condizione c’è e ho saputo fare qualcosa di buono”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine