Con la nuovissima Subito E-Road anche la canadese Argon18 è entrata in grande stile nella sempre più folta categoria delle bici da corsa elettriche.
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Per caratteristiche geometriche, per design e persino per leggerezza, questo nuovo segmento è in tutto e per tutto ispirato alla bicicletta da corsa classica, quella, per intenderci, che serve per vincere un Giro d’Italia oppure un “Tour” o una Parigi-Roubaix.
I 12 chili di peso scarsi della Subito E-Road che andiamo a presentare (allestimento Shimano Ultegra) parlano chiaro, in pratica soli tre chili e mezzo in più rispetto a quel che pesa una bici da corsa di fascia alta, dove quei tre chili sono rappresentati dall’insieme “motore + batteria”. Siete ancora dell’idea che su una bicicletta a pedalata assistita la ricerca assoluta della leggerezza non serva a nulla? Ineccepibile, certo, ma questo non vale per una bicicletta elettrica da corsa come questa, sulla quale, cioè, la possibilità di togliere la batteria e il motore da all’utente la possibilità di trasformare in modo relativamente veloce il mezzo da assistito a muscolare, ottenendo un risultato tecnico assimilabile al cento per cento ad una bicicletta da corsa che muscolare lo è in maniera nativa.
Ecco allora che ha perfettamente senso trovare su una bicicletta elettrica come questa un telaio in carbonio strutturato con le medesime tecnologie costruttive che il marchio Argon18 utilizza per i suoi omologhi modelli dell’altissima gamma “road”; ecco allora che ha perfettamente senso impiegare le medesime soluzioni tecniche mutuate a da modelli blasonati di questo marchio come ad esempio la famosa Gallium Pro o la Kripton GF; e infine ecco allora che in questo quadro ha perfettamente senso dover spendere qualche cosa in più per acquistare una “elettrica” come questa (4799 euro con lo Shimano Ultegra), perché quella che poi avrete tra le mani non sarà una bici elettrica classica, ne una bicicletta da corsa classica, ma sarà allo stesso tempo un po’ più dell’una e un po’ più dell’altra.
Le caratteristiche del telaio
Per descrivere la Subito E-Road cominciamo non per caso dalle caratteristiche del telaio e non da quelle di motore e batteria, proprio perché la natura, lo spirito e l’indole di questo modello sono appunto più vicine a quelle di una normale bici da corsa piuttosto che a una “elettrica”. Dunque, il telaio in carbonio colpisce per il suo design moderno, al passo con i tempi, con il tipico carro posteriore compatto che oggi caratterizza la stragrande maggioranza delle bici da corsa di alta gamma. In realtà questo design assolve sia a finalità estetiche che funzionali, che Argon18 ha sviluppato sulla base di studi condotti con software FEA e CFD.
Per essere sintetici forma e sezioni delle varie tubazioni sono strutturati in modo che, sotto l’effetto delle sollecitazioni che arrivano dal terreno, il telaio letteralmente fletta in senso verticale (e in senso laterale se si considerano i foderi posteriori obliqui), al fine di assorbire qualsiasi tipo di vibrazione senza che però questo comprometta le qualità di rigidità laterale. È ancora una volta a beneficio della rigidità e della gradevolezza estetica che il tubo di sterzo adotta la collaudata tecnologia 3D+ di Argon18: si tratta di una forma della zona sterzo progettata per alloggiare spessori distanziali specifici (disponibili in tre misure, con altezza pari a 0, 15 e 30 mm) grazie ai quali ogni utente può trovare la posizione a lui più congeniale, senza che questo comprometta la robustezza di tutto l’avantreno e il look generale del mezzo. Ancora in merito al posizionamento – e questo è davvero un plus considerevole per questa tipologia di prodotto – le misure disponibili della Subito E-Road sono ben sei, offrendo così al potenziale utente una possibilità di personalizzazione della misura che pochi modelli omologhi della concorrenza hanno. Infine, impostazione angolare e quote dimensionali della Subito E-Road sono mutuate dai modelli endurance della Argon18, ovvero da tutti quelli che mettono il comfort in cima agli ordini di priorità. È solo una bici per ciclisti “rilassati”? Non solo, perché il carro particolarmente compatto garantisce anche buoni risultati in termini di reattività e prontezza allo scatto. Infine, a corredare l’estrema polivalenza del telaio, troviamo un passaggio ruota generoso, con dimensionamenti tipici delle gravel bike, che nella fattispecie parlano di una tolleranza massima per penumatici da 40c (e addirittura da 47c nel caso in cui si decida di montare ruote da 237.5 pollici (“650B”). Specifiche tecniche così versatili rendono la Subito E-Road una bici che garantisce maneggevolezza e precisione di guida sia sull’asfalto che sui percorsi gravel anche molto tecnici.
Motore e batteria minimali ma funzionali
Come è usuale per questa tipologia di biciclette il pacco batteria trova spazio all’interno del tubo diagonale, mentre, per rendere il più possibile la bici snella e filante, la motorizzazione è alloggiata nel mozzo posteriore, con il collaudato Ebike Motion X35 della spagnola Mahle, che ad oggi fornisce la sua tecnologia a molte bici da corsa a pedalata assistita presenti sul mercato. Il motore ha una potenza nominale di 250 Watt ed esprime una coppia massima di 40 Nm. La batteria occupa buona parte dell’estensione del tubo diagonale, ha una potenza di 250 Wh e un tempo di ricarica di circa 3-4 ore. L’autonomia ovviamente è in funzione del livello di assistenza utilizzato, ma è quantificata dal produttore in un valore medio di 75 chilometri. Il peso complessivo dichiarato per l’insieme “batteria + motore” è di 3.5 chili.
Il sistema Ebike Motion X35 prevede inoltre la possibilità, opzionale, di aggiungere una seconda batteria con forma cilindrica, installabile esternamente al telaio, al posto del secondo portaborraccia. Il prezzo è dio 599 euro. La gestione del sistema è possibile grazie al pulsante a led che al Subito E-Road colloca sulla porzione alta del tubo superiore, proprio a ridosso dello spessore distanziale 3D System, a garanzia di un’estetica generale impeccabile. Impeccabile e discreto è anche il look del corpo mozzo – che appare solo più corposo del normale rispetto a un mozzo standard – e il cavo di alimentazione del motore stesso, veicolato in modalità integrata sotto il fodero posteriore sinistro e visibile solo nella sezione terminale, lì dove trova spazio il jack di collegamento (necessario in caso di rimozione della ruota posteriore). Per il mercato italiano il motore ha una limitazione a 25 kilometri orari come obbligano le normative europee ed è capace di tre livelli di assistenza gestibili con il pulsante posto in zona sterzo. L’Ebike Motion X35 prevede inoltre un’applicazione proprietaria attraverso cui l’utente può personalizzare e modulare il grado di assistenza dei tre livelli disponibili lungo una scala “0-100%”. Sempre attraverso l’applicazione che “dialoga” con l’unità via Bluetooth è inoltre possibile visualizzare lo stato di carica della batteria, la precisa potenza espressa dal motore in quel momento e utilizzare le usuali funzioni di navigazione, distanza e tempo, esattamente come accade sui cycling-computer di livello evoluto.
Misure, allestimenti, prezzi
Allestimenti disponibili
Sram Force: 4799 euro
Sram Rival: 4499 euro
Sram Rival1: 4499 euro
Shimano Ultegra: 4799 euro
Shimano Ultegra Di2: 5599 euro
In tutti i caso la bici è fornita con ruote Vision Team 30 in alluminio, con motore già installato. Misure disponibili: XXS, XS, S, M, L, XL
Per informazioni: www.argon18.com
Distributore per l’Italia: Beltrami T.S.A , tel. 0522/300523, www.beltramitsa.it,
a cura di Maurizio Coccia – Copyright © iNBiCi magazine