La Trek-Segafredo ha organizzato oggi una conferenza stampa in streaming di Vincenzo Nibali. Il corridore siciliano ha parlato dalla sua casa di Lugano, dove sta fronteggiando l’allarme Coronavirus come tutte le altre persone: rimanendo chiuso in casa.
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Le regole in Svizzera, ad oggi, sono meno restrittive che in Italia: per esempio, è possibile pedalare in bicicletta, anche se da soli. Ma è lo stesso Vincenzo a spiegare quale sia la situazione: “Allenarsi senza sapere quando è possibile tornare a gareggiare non ha senso, per adesso l’importante è fare al massimo un paio di ore per non prendere peso. Ho preferito fare degli allenamenti in mountain bike, facendo discese a passo d’uomo, perché il fuoristrada riesce ad allenare di più in un tempo minore”.
Il messaggio di Vincenzo è però chiaro: “A tutti gli amici ho mandato un messaggio consigliando loro di non uscire in bicicletta. Non uscite in questo momento, non dobbiamo correre il rischio di avere incidenti o di farci male. Restate a casa. La mia opinione è che i primi da fermare erano i mezzi di trasporto pubblici e non le bici, ma so bene che con gli ospedali pieni e il rischio di cadute si può aggravare la situazione, ed è difficile mettere d’accordo tutti gli stati”.
Con lo stop per il Coronavirus, “tutta la stagione è da riscrivere”, ma “i Giochi Olimpici sono un appuntamento importante, che arriva ogni quattro anni e quindi merita un’attenzione particolare”. Sperando che l’emergenza sanitaria non porti anche al rinvio della manifestazione sportiva più importante al mondo. Per ciò che riguarda i grandi giri, invece, Nibali spiega che non avrebbe senso fare Giro, Tour o Vuelta più brevi rispetto alle 3 settimane solite.