Renato Di Rocco ci risponde al telefono, nonostante la giornata così complicata. Il numero uno della Federciclismo italiana è anche vicepresidente dell’Unione Ciclistica Internazionale. Ai nostri microfoni torna a parlare dell’annullamento della rassegna iridata di Aigle-Martigny, in Svizzera: “Le norme di contenimento del contagio da Coronavirus impediscono di organizzare la rassegna iridata. Tra l’altro, anche in Italia il governo sta cercando di porre le basi su come far ripartire gli eventi con il pubblico, e già adesso si parla di forti limitazioni sulla presenza degli spettatori”.
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Di Rocco, però, ai nostri microfoni smentisce che ad oggi i mondiali 2020 possano svolgersi in Italia. “Ad oggi, non vi è nessuna candidatura italiana. In queste ore si sente parlare di Veneto e di Emilia Romagna come regioni che potrebbero ospitare la rassegna iridata, ma ad oggi non c’è alcuna candidatura. Credo sia possibile immaginare che i mondiali possano invece svolgersi nella Francia del sud, al fine di mantenere il percorso il più possibile simile a quello di Aigle-Martigny, ma è solo un’ipotesi”.
Nel frattempo, anche David Lappartient, numero uno dell’UCI, ha affermato: “Siamo molto dispiaciuti e vogliamo ringraziare tutti i volontari, il comitato organizzatore e le città che avrebbero dovuto ospitare i mondiali. Entro la prima settimana di settembre comunicheremo dove si svolgerà la rassegna iridata su strada“.