Giacomo Nizzolo è il nuovo campione europeo. Il velocista lombardo finalizza al meglio uno stupendo lavoro della nazionale italiana, conquistando il successo sul traguardo di Plouay.
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Una corsa gestita al meglio dagli uomini di Davide Cassani fin dai primi giri, culminata con una volata al cardiopalma. Battuto il favorito Arnaud Démare che, fino all’ultimo, ha tentato di insidiare un successo assegnato per una questione di centimetri. Terzo posto per Pascal Ackermann (Germania), davanti a Mathieu Van der Poel. L’Italia centra così il terzo titolo europeo consecutivo dopo i successi di Matteo Trentin ed Elia Viviani.
La cronaca:
Fuga di giornata che vede protagonisti Andreas Miltiadis (Cipro), Dusan Rajovic (Serbia), Emil Dima (Romania) e Pawel Bernas (Polonia). Gli attaccanti ottengono un vantaggio massimo da un gruppo che, condotto a fasi alterne da Germania, Italia e Francia, tiene sotto controllo la situazione sin dalle prime battute.
Il primo cambio di ritmo lo impongono a poco meno di 80 chilometri dall’arrivo gli uomini dell’Olanda. Due accelerazioni che mettono in fila il gruppo per segnare l’inizio della corsa vera. L’azione crea una prima scrematura e, soprattutto, alza la tensione nel plotone, con una caduta in prossimità del passaggio al traguardo. Ad avere la peggio è il velocista belga Jasper Philipsen, costretto al ritiro. La velocità aumenta e con essa anche il margine dei battistrada che, chilometro dopo chilometro, perdono elementi. L’ultimo a mollare è il polacco Bernas che si fa riprendere quando mancano più di 50 chilometri all’arrivo.
La gara si infiamma con un’accelerazione improvvisa di Sep Vanmarcke prima e Mathieu Van der Poel poi. Il gruppo si assottiglia, ma le squadre dei big non lasciano spazio a tentativi pericolosi. Si apre così una fase di scatti e controscatti che corona con l’azione di Ruben Guerreiro (Portogallo), Diego Rubio (Spagna), David Van der Poel (Olanda) e nuovamente Bernas. Anche per loro, tuttavia, non c’è molto spazio poiché da dietro iniziano a muoversi i pezzi grossi a partire da Jasper Stuyven (Belgio) che, nel giro di pochi chilometri, rientra sulla fuga e tenta la sortita solitaria.
L’assolo del belga si esaurisce a due giri dal termine, sotto l’ennesimo allungo di Mathieu Van der Poel. L’olandese è in grande spolvero e all’inizio della penultima tornata tenta una nuova azione, ben controllato dal nostro Matteo Trentin. A quel punto lo scenario cambia: gli scatti si fanno sempre più timidi e le squadre iniziano a pensare alla volata conclusiva, con l’Italia in prima linea nel tenere compatto il gruppo.
Nell’ultima tornata ci prova il norvegese Markus Hoelgaard che resta in avanscoperta fino a tre chilometri dall’arrivo, con un vantaggio mai superiore ai dieci secondi.
Sull’ultimo strappo, la Cote du Pont-Neuf, ci provano Thomas Pidcock e Alberto Rui Costa, ma uno strepitoso Diego Ulissi rintuzza l’azione. Si arriva così allo sprint, con il trenino azzurro che si presenta nelle migliore condizioni. Davide Cimolai apre il gas, Davide Ballerini lancia la volata e Giacomo Nizzolo è chiamato a finalizzare. Il 31enne ingaggia un testa a testa con Arnaud Démare, ma resiste e centra così uno straordinario titolo europeo.
a cura di Luca Pellegrini per iNBiCi Magazine