Il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, commenta così l’assegnazione dei mondiali di ciclismo in Emilia Romagna: “E’ una notizia straordinaria per una terra, la nostra, amante delle due ruote e con fortissime tradizioni ciclistiche. Non appena si è aperta la possibilità, abbiamo lavorato per poter avere qui un appuntamento così importante, centrando l’obiettivo.
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Una notizia che rafforza una volta di più il ruolo di primo piano che l’Emilia-Romagna ha costruito in questi anni per la qualità e la quantità degli eventi sportivi di caratura nazionale e internazionale che ospita sul proprio territorio. Un premio anche alle comunità locali, con le quali abbiamo condiviso la scelta di puntare sullo sport sia come fattore di coesione sociale che strumento di valorizzazione dei territori stessi, guardando a crescita, sviluppo e attrattività turistica. Nel giro di poche settimane, avremo due gare di Moto Gp a Misano Adriatico, il Gran premio di Formula uno a Imola e il Mondiale di ciclismo, nello stesso circuito dove 52 anni fa vinse il titolo iridato un campione come Vittorio Adorni. Dopo l’emergenza Coronavirus, un’ulteriore, importante occasione per ripartire tutti insieme, con impegno e fiducia, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, mostrando a una vastissima platea di appassionati e sportivi collegati da tutto il mondo la capacità di accoglienza e le bellezze dell’Emilia-Romagna”.
La risposta ci è stata fornita a noi di Inbici Magazine dopo aver contattato il portavoce del presidente Stefano Bonaccini. Ci è stato anche evidenziato che l’idea della candidatura di Imola ad ospitare il mondiale è nata immediatamente, non appena sono state rese note le difficoltà dell’organizzazione svizzera. Ci si è mossi subito, con un tracciato preciso e un comitato organizzativo già rodato dall’esperienza del Giro d’Italia dell’anno scorso e delle corse che si tengono in zona. Quanto alle misure anti-Covid, verranno rispettate quelle in vigore per le corse ciclistiche di questo periodo.
Bonaccini spiega anche che il ruolo di Davide Cassani, in qualità di presidente dell’Apt, l’Agenzia di promozione turistica dell’Emilia-Romagna, è stato fondamentale, in quanto Cassani è stato scelto personalmente da Bonaccini in un ruolo normalmente ricoperto da un politico. La sua competenza, professionalità e conoscenza del mondo della bicicletta ha dato credibilità alla candidatura e facilitato i contatti. La stessa strategia che si sta mettendo in piedi per provare a ospitare il Tour de France (insieme a Firenze) nel 2023 o 2024.
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