Il Tour de France 2020 passerà alla storia come la prima edizione della corsa nella quale, durante il cerimoniale di premiazione, vediamo sul podio non più le due miss, ma un uomo e una donna al fianco dei corridori. Niente baci a causa del protocollo Covid-19, ma la presenza di un uomo è sicuramente una novità in ambito ciclistico.
Abbiamo affrontato questo argomento con Marco Crepaldi, esperto di psicologia sociale e fondatore di Hikikomori Italia, il quale, nell’intervista audio realizzata durante il programma Ultimo Chilometro, ha applaudito alla decisione presa da ASO alla vigilia della partenza di questa edizione del Tour de France.
Secondo Crepaldi, infatti, “Creare una società più paritaria significa anche essere pronti a superare tradizioni discriminatorie, nonostante “si è fatto sempre così” e vi siamo affezionati. Questa decisione del Tour de France certo non sconfiggerà il sessismo, ma è un piccolo tassello verso una società più inclusiva”.
Un’altra chiave di lettura può essere vista anche nell’omosessualità: “Si dà per scontato che tutti i ciclisti siano omosessuali, e che preferiscano ricevere un bacio da una donna piuttosto che da un uomo. Pochissimi corridori hanno il coraggio di fare coming out durante la loro carriera”.
Du seguito vi proponiamo il link all’intervista. Buon ascolto.