Le Alpi sono ormai alle spalle e mancano solo 3 tappe al termine del Tour de France 2020. La 19esima frazione, 166 chilometri da Bourg-en-Bresse a Champagnole, presenta un percorso mosso ma senza particolari difficoltà che potrebbe chiamare nuovamente in gioco le ruote veloci, che negli scorsi hanno sofferto sulle montagne.
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Il Percorso
Detto questo, la tappa non è comunque facile e i corridori dovranno superare un discreto dislivello. Partenza, come ormai di consueto, in leggera salita con 7 chilometri che dovrebbero invogliare gli attaccanti. Superata questa fase, fino al chilometro 75 la situazione dovrebbe essere tranquilla, fino all’imbocco della Côte de Chateu-Chalon, Gpm di quarta categoria da 4 chilometri con una pendenza media del 4,7%.
Da qui in poi, di fatto, inizia una nuova tappa, fatta di saliscendi e mangia e bevi. Poco respiro, e soprattutto una strada che potrebbe tanto favorire la fuga quanto mettere in leggera difficoltà i velocisti, che arriverebbero affaticati all’eventuale volata. Al chilometro 117 lo sprint intermedio di Mournans, proprio nel centro di questa fase di gara di gara con diverse salitelli, nonostante non siano indicate come Gpm. Negli ultimi 20 chilometri tanta discesa, ma i 300 metri finali sono in leggera salita, condizione ideale per i velocisti per esprimere la propria potenza.
L’altimetria
I favoriti
Vedendo le ultime tappe, quanto successo in questo Tour e il percorso mosso, probabilmente Wout Van Aert (Jumbo-Visma) potrebbe partire come favorito. Il belga, che ha chiuso terzo la tappa di ieri rimanendo nel gruppo dei migliori, è in una condizione stratosferica e questo gli potrebbe consentire, in queste situazioni più particolari, anche di giocarsela ad armi pari con gli sprinter puri.
Di questa categoria, Sam Bennett (Deceuninck-QuickStep) e Caleb Ewan (Lotto Soudal) restano i fari assoluti, anche se bisognerà vedere come reagiranno le gambe dopo 2-3 giorni in alta quota. Oltre a loro, due uomini duttili come Peter Sagan (Bora-hansgrohe) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo) potrebbero dire la loro, con in particolare lo slovacco che non ha ancora vinto una tappa e probabilmente non riuscirà a vincere nemmeno la maglia verde: gli sono rimaste due occasioni.