Troppi casi di positività al coronavirus fanno decisamente tremare il Giro d’Italia. Alla vigilia della dodicesima tappa della corsa rosa, che vedrà sia la partenza che l’arrivo a Cesenatico, località che ha dato i natali all’indimenticabile Marco Pantani, si è diffusa la notizia della positività al Covid-19 di 17 uomini della polizia che erano al seguito del Giro-E. La loro positività è stata rilevata dopo le due tappe abruzzesi, che si sono svolte tra domenica e martedì, con in mezzo il giorno di riposo.
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RCS Sport ha spiegato che gli agenti positivi al coronavirus sono tutti asintomatici, e che non erano al seguito del Giro d’Italia, ma del Giro-E, kermesse aperta alle bici elettriche che ogni giorno anticipa l’arrivo della tappa della corsa rosa.
Pochi minuti prima della partenza della frazione di Cesenatico, l’esperto corridore belga Thomas De Gendt ha voluto dire la sua in merito alla situazione che stanno vivendo le squadre: “Noi della Lotto-Soudal abbiamo discusso fino a pochi minuti fa se valesse la pena partire o meno – ha spiegato alla televisione belga Sporza – perchè non ci sentiamo al sicuro. Il Giro sta prendendo una brutta piega. Gli agenti erano al seguito del Giro-E? Sì, sì… è una spiegazione che ci danno. Ieri abbiamo sentito diversi corridore tossire in gruppo. È vero che questa è la stagione del raffreddore, ma appena senti un colpo di tosse non riesci più a concentrarti”.
Thomas De Gendt, quest’anno, ha affrontato anche il Tour de France prima del Giro d’Italia: “Al Tour mi sentivo molto più al sicuro. Se fosse per me, non partirei per questa tappa, ma è giusto che sia la squadra a prendere queste decisioni”.
Fonte: Il Messaggero