Filippo Ganna come Bradley Wiggins e Geraint Thomas? Un paragone suggestivo che frulla da diverso tempo nella testa degli appassionati di ciclismo. Alla sua prima partecipazione al Giro d’Italia, il campione del mondo della cronometro è stato a dir poco straripante, con quattro successi di tappa conquistati (tre dei quali a cronometro), ma soprattutto è stato un vero e proprio trascinatore della Ineos-Grenadiers, squadra che ha vinto la maglia rosa finale con Tao Geoghegan Hart.
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Il corridore di Verbania ha chiuso il 2020 con due maglie di campione del mondo: oltre a quella vinta a Imola, Ganna ha portato a casa anche il mondiale nell’inseguimento lo scorso febbraio, prima che esplodesse l’emergenza sanitaria Covid-19. Dopo questa stagione così magica, il portacolori della Ineos-Grenadiers è pronto ad affrontare un 2021 ad altissimi livelli, sia su strada che su pista, con un obiettivo principale: i Giochi Olimpici di Tokyo.
Nell’intervista realizzata durante la trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro, il commissario tecnico della nazionale italiana su pista Marco Villa ha spiegato di non essere sorpreso dal grande exploit di Filippo Ganna su strada: “Non sono stupito, anzi. Filippo è cresciuto a dismisura nel corso di questi anni, gli mancava solo la consapevolezza di essere forte su tutti i terreni, e credo che adesso l’abbia raggiunta. E’ stato autore di una stagione eccezionale, ed è stato un peccato non poterlo schierare al via degli Europei di Plovdiv, in quanto aveva contratto il Coronavirus”.
Villa ha anche affermato che in futuro Ganna può tranquillamente ambire alla conquista di una maglia rosa al Giro d’Italia o una maglia gialla al Tour de France: “E’ chiaro che la sua fisicità gli permette di fare bene a cronometro e di difendersi sulle salite pedalabili, che non presentano una pendenza molto cattiva. Io credo che Ganna possa ambire un giorno a conquistare una grande corsa a tappe, soprattutto se dovesse essere disegnata con tre cronometro e senza arrivi in salita eccessivamente impegnativi. E’ anche nella squadra giusta per farlo e non sono preoccupato per gli impegni su pista: dalla formazione britannica ho avuto sempre massima collaborazione, non solo con Ganna ma anche quando vi correva Elia Viviani”.
Di seguito l’audio dell’intervista. Buon ascolto.
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