Una piccola conferenza stampa in una zona off limits in tempi di Covid, ma almeno per una volta non c’è necessità di ricorrere alla via telematica. A parlare è Peter Sagan, il tre volte campione del mondo, che è reduce da una Tirreno-Adriatico al di sotto del rendimento fornito nel corso degli anni migliori della propria carriera. La preparazione invernale dello slovacco è stata purtroppo condizionata dal contagio da Covid-19 che il corridore della Bora-hansgrohe ha contratto mentre era in ritiro con suo fratello ed Erik Baska.
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“La forma fisica non c’è. Questo devo riconoscerlo. Gli anni passano anche per me ed è difficile entrare in forma – ha affermato Sagan – quindi credo che non bisogna aspettarsi nulla da me, anche se una speranza c’è sempre. Il mio obiettivo sarà quello di crescere e di raggiungere la migliore condizione possibile”.
L’avvio di stagione 2021 è stata condizionata dalle grandi prestazioni di Mathieu van der Poel, ma anche di Wout Van Aert. E anche su di loro, Sagan ha le idee chiare: “Loro sono molto esplosivi, però io ho dalla mia parte l’esperienza maturata nel corso di questi anni”. E quando viene chiesto allo slovacco se può essere in grado di competere con loro, risponde senza giri di parole: “Se sono in forma, perché no?”.
Peter Sagan ha anche parlato delle decisioni prese dall’UCI riguardo le posizioni da intraprendere in bicicletta. Dal primo aprile sarà infatti vietato assumere la posizione da cronoman durante le gare in linea e il super-tuck nelle discese: “L’UCI avrebbe dovuto consultarci prima di prendere delle simili decisioni”.
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