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CAMPAGNOLO, CON LE NUOVE BORA IL PRIMO GIRO D’ITALIA SENZA TUBOLARI


Un piccola grande “prima” quella che si appresta a celebrare Campagnolo con il via di questo Giro d’Italia numero 104 che parte sabato 8 maggio da Torino. Per la prima volta i team equipaggiati dalla Casa di Vicenza (alla Corsa rosa saranno quattro, la AG2R Citroen, la Lotto-Soudal, la Cofidis e la UAE) gareggeranno con il sistema tubeless, la copertura con carcassa “aperta” che non richiede camera d’aria interna, ma che necessita di ruote specifiche per questa funzione.

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Le ruote, appunto, saranno le nuovissime Bora Ultra WTO, che Campagnolo ha introdotto sul mercato da qualche settimana e che vanno a sostituire al vertice della collezione ruote “Campy” le famosissime Bora Ultra per tubolare, quelle per anni considerate un “must” per i corridori professionisti, anche quelli che da Campy non erano equipaggiati e che per queste ruote avrebbero pagato di tasca propria per correrci…

Le Bora Ultra WTO sono già state utilizzate in versione “anonima” dai prof da inizio 2021

Bene, le nuovissime Bora Ultra WTO utilizzano il meglio della architettura tecnologica che ha reso famose le Bora sin dalla prima apparizione nel lontano 1994, la implementano con significativi passi avanti che spieghiamo nelle foto, ma declinano il tutto con un cerchio in carbonio disponibile esclusivamente nella tipologia tubeless, che a dire il vero in casa Campagnolo si chiama 2-WayFit, ovvero ha una gola adatta ad ospitare indifferentemente tubeless o copertoncini. Tubolari? Nossignori, e tra l’altro sempre in tema di “prime” va detto che le nuove Bora sono prodotte solo in versione per freni a disco, non per freni a pattino.

Il cerchio tubeless (2-Way Fit) assicura alle Bora Ultra WTO (a destra) maggiore scorrevolezza rispetto alle Bora Ultra per tubolare (a sin.)

In realtà, i corridori sponsorizzati Campagnolo che vorranno continuare ad utilizzare i tubolari avranno comunque in dotazione i precedenti set Bora Ultra per tubolare. Per tutti gli altri – e saranno parecchi – l’opzione è appunto quella delle Bora Ultra WTO, ovvero di un set che si allinea a quella tendenza dominante nel mercato e nelle corse, che si sta spostando sempre più verso il tubeless in quanto reputata la soluzione migliore per ridurre la resistenza al rotolamento della ruota, molto più di quel che può il classico tubolare.

Rispetto alle precedenti, le nuove Bora fanno un ulteriore balzo in avanti sul fronte aerodinamico, anche e soprattutto in condizioni di vento laterale, che rappresenta l’80 per cento delle casistiche che si riscontrano in corsa.

In pratica, gli studi hanno dimostrato che il tubeless è più scorrevole del tubolare, e questo a causa dell’assenza di frizioni che sui tubolari sono determinanti dalla presenza dal contatto da carcassa e camera d’aria.

Il mozzo anteriore in carbonio è un capolavoro tecnico/estetico

È esattamente per questo motivo che anche altri produttori – e di conseguenza anche altri team professionistici – stanno investendo molto sul sistema tubeless. Il tubolare è destinato a morire? No, la situazione attuale nelle corse pro è quella per cui una discreta parte dei pro rider utilizza i tubeless, mentre altri adottano ancora il sistema tubolare. Questi ultimi sono più che altro gli scalatori o i corridori leggeri, mentre sono generalmente i passiti a preferire il tubeless.

La maggiore scorrevolezza della ruota da ragione ai secondi mentre il peso complessivo oggettivamente inferiore sulla zona periferica della ruota (ovvero quella rappresentata da cerchio+copertura) consiglia invece agli scalatori di continuare ad utilizzare il tubeless, per ottimizzare la prestazione quando la strada sale.

A prescindere da quel che faranno i corridori, è fuori di dubbio che le nuove Bora Ultra WTO rappresentano un componente ambito anche dai normali amatori, che queste ruote possono acquistare al prezzo di 3150 euro la coppia.

Le nuove Campagnolo Bora Ultra WTO sono proposte in tre profili di cerchio, 33, 45 e 60 mm; sono distribuite sul mercato italiano da Ciclo Promo Components, www.ciclopromo.com

a cura di Maurizio Coccia ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine

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