Un Giro d’Italia un po’ agitato quello che si sta correndo in questi giorni sulle strade tricolori. Ad agitare la carovana, oltre alla pioggia, ci sono anche i fatti di corsa.
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E la concentrazione di “misfatti” lungo le frazioni di Cattolica e Frassati hanno dell’incredibile. Non da ultimo quella accaduta a Pieter Serry, belga classe 1988, uno dei fedelissimi di Patrick Lefevre (da dieci anni è nell’organico del team belga) mentre era in salita, in coda al gruppo.
Per i folkloristici regolamenti dell’Uci che in alcuni casi, come dichiarato anche da Matteo Trentin in diretta televisiva, creano sempre più difficoltà in corsa agli atleti, i corridori infatti sono costretti a consegnare mantellina e altro materiale ormai sempre più in anticipo alle proprie auto, così come il divieto di rifornimento dalle ammiraglie con limiti sempre più restrittivi e che oggi, con l’arrivo in salita a San Giacomo, era previsto ai meno sette chilometri dal traguardo. Il belga si era attardato in coda al gruppo dopo aver svolto il lavoro egregio per portare alla testa della corsa il capitano del team Decenuninck Quick Step, Remco Evenepoel, ora in seconda posizione in classifica generale.
Complice il freddo, la pioggia, le cadute dei giorni scorsi e la fatica, Serry viaggiava ad andatura regolare per riuscire a raggiungere il traguardo, cercando di risparmiare le proprie forze. Alle sue spalle intanto sopraggiungeva l’ammiraglia della Bike Exchange e il direttore sportivo era intento a discutere animatamente con la macchina della giuria che stava al suo fianco, proprio sul rifornimento. Serry affaticato a pedalare, l’autista dell’ammiraglia impegnato con il direttore sportivo del team a confrontarsi con la giuria, e nessuno si è accorto del povero Serry che arrancava con la testa a ciondoloni. Bum, è bastato un attimo e il corridore del team diretto da Davide Bramati è stato tamponato in bici e buttato a terra, letteralmente investito dall’ammiraglia sotto gli occhi increduli della giuria. Prontamente soccorso dal diesse del team Bike Exchage, si è rialzato con qualche ammaccatura. Non conosciamo le esternazioni dette in lingua belga, ma di sicuro correndo qui in Italia, la prima cosa che imparano i corridori sul suolo tricolore sono proprio le parolacce.
Non si poteva leggere il labiale ma di sicuro quelle di Bramati dall’ammiraglia le possiamo immaginare, apprendendo dalla radio la notizia del tamponamento del suo corridore. Ma alla fine di una giornata da tregenda chi racconta: “E’ un incidente di percorso, l’importante che il ragazzo stia bene, che il ragazzo domani possa ripartire. Quello che è successo è un incidente ed è così”. E a fine gara, in calce al comunicato della tappa, a firma di Giulia Marrone, giudice d’arrivo, si legge la notizia seguente: “Infrazione alle disposizioni regolamentari o alle direttive concernenti la circolazione dei veicoli in corsa.
Direttore Sportivo / Directeur Sportif / Sport Director WHITE Matthew, UCI ID 10001155896 (BEX) 2.000 CHF di ammenda e retrocessione all’ultimo posto nella fila dei Direttori Sportivi per la tappa n° 7 . Autista / Chauffeur / Driver BATES Gene, UCI ID 10002303934 Esclusione dalla corsa Exclusion définitive Exclusion from the race “.
a cura di Tina Ruggeri ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine