E’ da sempre, con il Giro di Svizzera, la classica gara a tappe di preparazione alla Grande Boucle. Il Critérium du Dauphiné, grazie anche al suo percorso attraverso i principali colli delle Alpi Francesi, sta guadagnando sempre più prestigio grazie ad un “parterre de rois” che cresce di anno in anno.
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L’edizione 2021 del Giro del Delfinato inizia oggi e si suddivide in otto tappe: la prima misura 181.8 km ed offre chance sia agli sprinter che ai finisseur, grazie alla presenza ravvicinata di due “Cote” al traguardo di Issoire. Si cambia faccia già dal giorno successivo nella Brioude – Saugues, che presenta ben cinque GPM e potrebbe già far cambiare di molto la classifica generale.
La Langeac – Saint-Haon-le-Vieux vede un probabile sprint a ranghi ridotti, ma l’ultimo chilometro in salita è molto esplosivo e perfetto per scatti a sorpresa in vista della cronometro individuale di domenica 6 giugno. Sono da percorrere 16 km vallonati da Firminy a Roche-la-Molière, percorso breve ma complicato dai continui “mangia e bevi”. Pianeggiante (ma non troppo) risulta essere la tappa n. 5, da Saint-Chamond a Saint-Vallier, per la presenza del Muro contrassegnato come Cote de Montrebut: è un GPM di 2° categoria che misura solo 1300 metri di lunghezza ma ha pendenze che superano il 15% massimo ed una media del 12%, scollinando quando mancheranno solamente 12 km all’arrivo.
Ci avviciniamo alle fasi finali di corsa ed ecco il primo, vero arrivo in salita: è la sesta tappa e bisogna affrontare 167.2 km da Lorion-sur-Drome a Le-Sappey-en-Chartreuse. La ascesa finale è preceduta dal Col de Porte, 7.4 km al 6.8% e contrassegnato come GPM di 2° categoria. Si arriva invece ad oltre 2000 metri nella penultima tappa, da Saint-Martin-Le-Vinoux a La Plagne. L’ascesa verso il traguardo misura 17 km al 7.5% ed è Hors Categorie, come il Col du Pré (12.6 km al 7.7%), il quale è seguito dalla Cormet de Roselend (2° categoria, 5.7 km al 6.5%).
Infine la tappa regina, all’ultimo giorno di corsa: 147 km da La-Léchère-Les-Bains a Les Gets con in successione la Cote d’Esserts-Blay (4° categoria), la Cote d’Hery-sur-Ugine (2° categoria, 10.2 km al 5%), il Col des Aravis (2° categoria, 6.7 km al 7%), il Col de la Colombiere (1° categoria, 11.7 km al 5.7%), la Cote de Chatillon-sur-Cluses (3° categoria), il temuto Col du Joux-Plane (Hors Categorie, 11.5 km all’8.5%) e lo strappo conclusivo che inizia a Morzine.
Come detto in precedenza, il Giro del Delfinato presenta un parterre de rois di altissimo livello, con molti candidati al successo finale: assente il vincitore uscente Daniel Martinez (autore di una prestazione da fuoriclasse al Giro d’Italia al supporto di Egan Bernal), ci sarà Geraint Thomas, reduce dalla vittoria del Giro di Romandia, aiutato da Tao Geoghegan Hart e Richie Porte per la Ineos-Grenadiers.
Ci sono anche Miguel Angel Lopez (primo alla Ruta del Sol), il britannico Chris Froome (Israel-Start Up Nation) i francesi David Gaudu (Groupama-FDJ) e Guillaume Martin (Cofidis, terzo classificato nel 2020), gli olandesi Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma, che schiera anche lo statunitense Sepp Kuss) e Wilco Kelderman (Bora-Hansgröhe), gli spagnoli Alejandro Valverde (Movistar) e Jon Izagirre (Astana-Premier Tech) ed i colombiani Nairo Quintana (Arkea-Samsic) ed Andres Ardila (UAE Emirates). Per quanto riguarda l’Italia la partecipazione è ridotta all’osso con soli quattro iscritti: abbiamo comunque chance sia nelle tappe per velocisti con Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious, supportato da Eros Capecchi) che in salita con Kevin Colleoni (Team BikeExchange) e l’incognita Fabio Aru (Qhubeka-Assos).
Eurosport trasmetterà in diretta tutte le otto tappe in streaming su Eurosport Player e GCN, ed a partire dalla seconda frazione anche su Eurosport 2. Stesso discorso per Raisport, con la sintesi della prima tappa stasera dalle 20:30, e la diretta tv di tutte le sette successive frazioni.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata