Era il nome più altisonante, sicuramente l’uomo più atteso. Sul traguardo di Legnano non ha tradito le aspettative: Wout van Aert si aggiudica l’edizione numero 104 della Coppa Bernocchi, seconda tappa del Trittico Lombardo. Affermazione numero 44 per il fenomenale belga della Jumbo-Visma che non ha lasciato scampo ai rivali in volata.
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Un drappello è riuscito ad evadere nelle prime fasi di gara. All’attacco Larry Warbasse (Ag2r Citroen), Floris De Tier (Bingoal WB), Sylvain Moniquet (Lotto-Dstny), Alessio Cialone (TotalEnergies), Andrea Piras (Beltrami TSA Tre Colli), Michael Belleri (Biesse Carrera) e Jeferson Armando Ruiz Acuña (GW Shimano).
La corsa ovviamente si è accesa con l’entrata nel circuito da percorrere sette volte: a dettare l’andatura la Jumbo-Visma. A 40 chilometri dal traguardo sono stati raggiunti i fuggitivi sul Piccolo Stelvio e si è spezzato il gruppo: un drappello di nove atleti è rimasto davanti. I fuggitivi: Wout van Aert, Tiesj Benoot, Jan Tratnik (Jumbo-Visma), Marc Hirschi (UAE Emirates), Julian Alaphilippe, Fausto Masnada, Andrea Bagioli (Soudal Quick-Step), Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan).
Gran ritmo da parte dei gregari di Soudal e Jumbo e dunque i battistrada sono andati a giocarsi il successo in uno sprint ristretto. In volata non c’è stata storia con van Aert che ha battuto nettamente Albanese e Bagioli, mentre quarto ha chiuso Hirschi. Quinto Masnada, settimo Scaroni.
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