L’Italia di Marino Amadori difende a Leuven (Belgio) il titolo iridato conquistato due anni fa da Samuele Battistella ad Harrogate grazie all’exploit del corridore romagnolo della Colpack già vicecampione d’Europa a Trento. La condotta perfetta degli Azzurri conduce anche al quarto posto di Michele Gazzoli e il settimo di Luca Colnaghi, protagonista di una fuga negli ultimi 40 chilometri.
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Da numero 1: questa è stata la corsa dell’Italia e di Filippo Baroncini, che è partito proprio con questo dorsale da Anversa. Sono stati 161 chilometri impegnativi e caratterizzati da numerose cadute che hanno coinvolto anche rappresentative di primo piano, inclusi i padroni di casa del Belgio ed anche la Norvegia. L’attacco principale ha visto davanti il terzetto composto da Gleb Karpenko (Estonia), Logan Currie (Nuova Zelanda) e Adam Ward (Irlanda), i quali arrivano a sfiorare i quasi cinque minuti di vantaggio.
L’Italia rimane sempre compatta e unita, e piazza anche Luca Colnaghi in una importante fuga con corridori importanti come lo svizzero Mauro Schmid (vincitore della tappa di Montalcino al Giro d’Italia), l’olandese Daan Hoole, il norvegese Anders Johannessen ed il portoghese Fabio Costa. Dal gruppo entrano successivamente nella testa della corsa anche il kazako Yevgeniy Fedorov ed il francese Kevin Vauquelin. E’ proprio Schmid che nell’penultimo giro tenta la sortita decisiva, ed il suo vantaggio arriva a circa 15” prima di venire raggiunto dal lussemburghese Kluckers.
L’azione decisiva è dentro gli ultimi 6 km quando Filippo Baroncini, ottimamente scortato dai compagni Luca Coati, Marco Frigo, Filippo Zana, Michele Gazzoli e Luca Colnaghi, scatta. Nonostante qualche timido attacco della Gran Bretagna e della Germania nessuno è più in grado di andare a prendere il corridore di Massa Lombarda, che può festeggiare sul traguardo a braccia alzate. Non è finita qui perchè l’Eritrea fa la storia conquistando una meravigliosa medaglia d’argento grazie a Biniam Ghirmay, che supera in volata Olav Kooij (Paesi Bassi) ed il nostro Michele Gazzoli. Un altro grande giorno per l’Africa, che vive un momento sportivo storico, all’indomani dell’assegnazione dei Campionati del Mondo 2025 di Ciclismo su Strada al Ruanda. Il settimo posto di Luca Colnaghi corona la grandissima prestazione dell’intero team italiano, che nel medagliere sale a quota tre, dopo l’oro di Filippo Ganna nella crono individuale elite ed il bronzo del Team Relay.
Si continua domani con le gare femminili Junior ed Elite. Al mattino (ore 8:15, partenza e arrivo a Leuven per 75 km totali) parte la corsa delle più giovani, dove l’Italia schiera ai nastri di partenza Francesca Barale, Valentina Basilico, Eleonora Ciabocco (vicecampionessa d’Europa), Carlotta Cipressi e Michela De Grandis. Nel pomeriggio (partenza alle 12:20 da Anversa e arrivo a Leuven dopo 157 km) è il turno delle Elite, dove si riaccenderà la sfida tra Olanda e Italia, con le altre nazionali pronte a guastare i programmi e le tattiche.
La rappresentativa di Edoardo Salvoldi sarà qui rappresentata da Elisa Balsamo, Marta Bastianelli, Marta Cavalli, Elena Cecchini, Maria Giulia Confalonieri, Vittoria Guazzini ed Elisa Longo Borghini. Tra le olandesi da segnalare che Anna Van der Breggen, campionessa mondiale un anno fa ad Imola, lascerà la carriera di atleta proprio al termine della prova. per salire sull’ammiraglia SD Worx in veste di Direttore Sportivo.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata