Uno, due e tre. Tadej Pogacar trova la tripletta consecutiva al Giro di Lombardia, oggi con un’azione a sorpresa, in discesa, dimostrandosi ancora una volta uno dei più forti corridori al mondo. Una gara bellissima quella odierna, ricca di colpi di scena, che ha visto il corridore della UAE Emirates andare in trionfo sul traguardo di Bergamo dopo i successi già arrivati nel 2021 e nel 2022 (tris consecutivo eguagliando Alfredo Binda e Fausto Coppi), seconda Monumento stagionale dopo il Fiandre.
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Subito scintille nella prima fase di gara, si muove anche Filippo Ganna, alla fine però riescono ad evadere in sedici: Thomas De Gendt (Lotto Dstny), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Nicolò Buratti (Bahrain Victorious), Jacob Eriksson (Tudor Pro Cycling Team), Simon Geschke (Cofidis), Asbjorn Hellemose (Lidl-Trek), Paul Ourselin (Total Energies), Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen), Kamil Malecki (Q36.5), Alex Tolio (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Nils Brun (Tudor Pro Cycling Team), Ben Swift (INEOS Grenadiers), Nicola Conci e Tobias Bayer (Alpecin Deceuninck).
In gruppo prende in mano la situazione la Jumbo-Visma, mentre arriva il primo colpo di scena: finisce a terra Remco Evenepoel che rientra a fatica nel plotone, molto scosso. A circa 100 chilometri dal traguardo accelerazione del gruppo, con anche la Soudal-QuickStep protagonista, poi lo scatto in coppia di Oscar Onley (Team dsm – firmenich) e Ben Healy (EF Education-EasyPost) che sono andati a riprendere i resti dell’attacco del mattino.
Altra caduta dopo la salita di Zambla Alta in gruppo, con Mikel Landa (Bahrain-Victorious) a pagarne le peggiori conseguenze ed anche Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) a terra. L’ultimo a resistere ad uno scatenato Healy è stato un super Marcellusi, con il campione irlandese rimasto da solo all’approccio del decisivo Passo di Ganda.
Il primo a muoversi è stato Adam Yates (UAE Emirates), subito difficoltà per Evenepoel e poi tatticismo nel gruppo con Tadej Pogacar (UAE Emirates) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) a studiarsi. Il vincitore di due Tour de France è partito a sorpresa sul finale dell’ascesa ed ha allungato in discesa, sorprendendo i rivali. Nel drappello dei migliori, costretto ad inseguire, anche un mostruoso Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep), mai così in forma in una Classica Monumento.
A circa 10 chilometri dal traguardo un accenno di crampi per Pogacar, ma il vantaggio vicino al minuto è bastato per andare a trionfare. Alle sue spalle lotta per il podio con una volata ristretta che ha visto Bagioli andarsi a prendere una magnifica seconda piazza davanti a Roglic, mentre completano la top-5 Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e Simon Yates (Jayco AlUla).
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