A Plan di Montecampione, dove firmò una delle sue imprese epiche, sabato prossimo, alla presenza di mamma Tonina, verrà inaugurata una statua di Marco Pantani alta 6 metri.
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L’opera rende omaggio alla storica vittoria del 4 giugno 1998, quart’ultima tappa della corsa Rosa (la Cavalese-Monte Campione di 243 chilometri). È il giorno del duello tra il Pirata in maglia rosa e il russo Pavel Tonkov, secondo in classifica. È il pomeriggio degli attacchi infiniti del Pirata di Cesenatico che, alla fine, staccherà Tonkov di 57” mettendo le mani sul Giro.
L’iniziativa è stata ideata dal Gruppo Operatori Turistici della Valle Camonica in collaborazione con la famiglia Pantani e Visit Brescia, con il patrocinio di Regione Lombardia, Comunità Montana della Valle Camonica, Provincia di Brescia e Comune di Artogne. Il progetto vuole promuovere la Valle Camonica, con le sue salite e i suoi tornanti, come meta imperdibile per tutti i cicloamatori e amanti delle due ruote.
Il monumento è stato realizzato dall’artista Mattia Trotta, vicentino d’adozione, che dal 2013 opera in Valle Camonica nel borgo di Bienno, provincia di Brescia. La base è in lamiere di acciaio corten, internamente rinforzate da travi in acciaio a loro volta adeguatamente ancorate a un plinto in cemento interrato. La bici è in acciaio corten piegato e saldato, lavorato anche a caldo e con sezione piena delle ruote in prossimità degli ancoraggi sulle travi e di alcune parti del telaio per una maggiore resistenza statica. Anche la figura di Pantani, riprodotta a braccia aperte come nel momento della vittoria della tappa del Giro 1998, è in acciaio corten.
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