Sulla strada verso una vittoria schiacciante al Tour de France, il leader della classifica generale Tadej Pogačar ha messo a tacere ogni discussione sulla possibilità di un’inversione di tendenza a favore del suo rivale Jonas Vingegaard. Il corridore della UAE Team Emirates ha infatti polverizzato il record della salita del Plateau de Beille detenuto da Marco Pantani, infliggendo un colpo durissimo ai suoi avversari nella lotta per la maglia gialla.
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Pogačar ha completato i 15,8 km della salita in 39’41”, battendo il record di Pantani di ben 3’40”. Un record che resisteva dal 1998, quando il mitico “Pirata” lo aveva stabilito in occasione della prima apparizione di questa ascesa al Tour de France. Nel 2007, Alberto Contador si era avvicinato al tempo di Pantani, chiudendo in 44’08” durante la sua prima vittoria finale al Tour.
Il Plateau de Beille è stato utilizzato come arrivo in salita al Tour per sei edizioni dal 1998, quando Pantani aveva guadagnato tempo sui suoi rivali, andando poi a vincere il Giro d’Italia e il Tour de France nello stesso anno – un’impresa che Pogačar sta cercando di emulare in questa stagione, al suo debutto con due Grandi Giri.
“Sono troppo giovane per ricordare Pantani quando era in vita, ma mi piacerebbe raggiungere ciò che ha fatto lui. So quanto fosse importante per il ciclismo in Italia e nel mondo”, aveva dichiarato Pogačar all’inizio di quest’anno.
Il corridore sloveno ha imposto la sua autorità nel secondo weekend di gara al Tour, vincendo due tappe consecutive nei Pirenei, prima a Pla d’Adet e poi sul Plateau de Beille. Proprio come Pantani, Pogačar ha attaccato e staccato il suo rivale più diretto, Jonas Vingegaard, per conquistare il successo in solitaria nella quindicesima tappa, la sua terza vittoria di tappa in questa edizione della Grande Boucle.
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