Come già evidenziato da cyclingweekly.com, recentemente, è emerso un grave scandalo nel ciclismo femminile britannico, con accuse di molestie sessuali rivolte al proprietario di una squadra. Questo individuo, già bandito dal lavorare con giovani ciclisti, ha continuato a operare nonostante i precedenti avvertimenti della polizia e le preoccupazioni espresse riguardo alla sua condotta.
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Le cicliste hanno denunciato che il proprietario ha fatto commenti inappropriati riguardo ai partner delle atlete, suggerendo di escluderli dagli eventi per evitare interferenze. Inoltre, sono state riportate offerte di massaggi che sono state percepite come inadeguate, creando un ambiente sgradevole e ostile per le atlete coinvolte.
È stato segnalato che il comportamento del proprietario ha reso le cicliste “profondamente a disagio”. La sua condotta era ben nota all’interno della comunità ciclistica, ma nonostante ciò, ha continuato a lavorare con la squadra femminile, sollevando interrogativi sulla responsabilità delle organizzazioni sportive.
Un portavoce di British Cycling ha affermato di prendere seriamente le accuse di abusi e comportamenti inappropriati. Tuttavia, la situazione attuale sembra contraddire tali dichiarazioni, poiché l’individuo ha ricevuto l’approvazione per continuare a lavorare con la squadra, nonostante i chiari avvertimenti da parte delle autorità.
Le cicliste hanno anche riferito di come il comportamento del proprietario abbia influito negativamente sul loro benessere psicologico. La pressione e l’ansia causate dalle sue azioni hanno reso difficile per molte di loro concentrarsi sulle competizioni, portando a un clima di paura e disagio.
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Cicloturismo sulla Riviera dei Fiori: Tra Mare e MontiA cura della redazione di Inbici News24
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