Jonathan Vaughters ha chiesto scusa ai corridori e allo staff del team EF Education-EasyPost, assumendosi la responsabilità di aver assunto Andrea Piccolo, accusato di trasportare ormone della crescita umano (hGH) mentre tornava in Italia dalla Colombia.
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EF Education-EasyPost ha immediatamente licenziato Piccolo quando le accuse sono state confermate e ha reso pubblica la loro decisione. La notizia ha scosso il mondo del ciclismo dopo anni di pochi scandali legati al doping. Gli sponsor del team EF Education-EasyPost sembrano aver mantenuto il loro supporto per il team, ma Vaughters ha voluto assumersi la responsabilità di aver assunto Piccolo nel 2022 e di avergli dato una seconda possibilità questa primavera.
David Walsh del Times ha riportato che Vaughters ha detto ai suoi corridori alla vigilia del Grand Depart del Tour de France: “Sono io la persona che gli ha dato la possibilità, che lo ha portato nella squadra, e mi scuso con voi per questo perché ora vi verranno poste domande su di lui ed è qualcosa con cui dovete fare i conti”.
Durante la sua carriera negli anni ’90, Vaughters si è dopato, ma da allora ha assunto un ruolo di primo piano nel ripulire lo sport e garantire che i suoi corridori non abbiano bisogno né voglia di doparsi. Ha svolto un ruolo strategico nella caduta di Lance Armstrong, ma ha lavorato duramente per gestire una squadra pulita. Spesso ha assunto corridori e personale che hanno confessato il doping e ha promesso di aiutare a combattere il problema.
“I corridori di oggi non meritano il peso della nostra generazione”, ha detto Vaughters.
“Quello che mi uccide di più non è l’odio che riceverò, ‘Ah, è solo un ipocrita quando dice che il ciclismo si è ripulito’. Sono quasi immunizzato contro questo. Quello che mi rende triste è che i ragazzi di oggi non meritano nulla di tutto questo. Sono ragazzi bravi che per la maggior parte stanno correndo puliti e la tristezza di questo caso è che riaccenderà il dubbio, il sospetto, il cinismo”.
Alberto Bettiol ha dichiarato al Times: “Quando Piccolo è entrato a far parte della squadra, ho fatto amicizia con lui perché era italiano come me e ho cercato di aiutarlo. Ora lo considero una testa di *****”.
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Alla Scoperta del Monferrato in BiciclettaA cura della redazione di Inbici News24
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