Fabio Aru è tornato ad allenarsi in bicicletta da un paio di giorni.
Il sardo, dopo il ritiro dal Giro d’Italia avvenuto nella tappa di Bardonecchia, è stato per diversi giorni da solo, per riflettere dopo la brutta prestazione fornita al Giro d’Italia 2018, dove avrebbe voluto svolgere un ruolo da protagonista. Purtroppo, il capitano della UAE Team Emirates non è mai riuscito a rimanere con i migliori, e il suo ritiro è arrivato dopo giornate di crisi senza fine.
Luca Gialanella, sulla Gazzetta dello Sport in edicola quest’oggi, fa il punto della situazione: dietro il fallimento di Aru al Giro ci sarebbero delle intolleranze alimentari, emerse attraverso delle analisi che sono state effettuate in questi giorni. Il problema delle intolleranze era emerso già nel 2015, anno in cui il sardo salì sul podio del Giro d’Italia.
Sul banco degli imputati è salito anche Paolo Tiralongo, preparatore personale di Fabio Aru. La squadra, ad inizio stagione, gli ha lasciato carta bianca nella scelta del proprio preparatore, ma nell’analisi degli allenamenti sarebbero emerse alcune mancanze.
Nell’articolo si fa riferimento al fatto che Aru avrebbe corso troppo poco prima della corsa rosa, ma in realtà il 2018 è stato l’anno in cui il sardo ha corso di più prima del grande appuntamento rosa, come abbiamo già dimostrato in questo articolo.
Al momento non si sa ancora quando ci sarà il suo ritorno alle corse.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine