La speranza del mondo delle due ruote si prepara a ripartire. Ora che è finalmente emerso quello che dovrebbe essere il calendario la fiducia sul fatto che la stagione possa andare in scena è aumentata, anche se ci sono ancora molte incognite.
Fra le persone che hanno provato ad analizzare il nuovo calendario c’è anche il team manager della Bardiani CSF – Faizanè Bruno Reverberi che intervenuto a Ultimo Chilometro ha commentato anche quello che sono le sue sensazioni nel caso la stagione per qualche motivo non vada in porto: “Alcune squadre WorldTour triboleranno un po’ con questo nuovo calendario. Ci sono due Grandi Giri che si sovrappongono e poca distanza fra il Tour de France ed il Giro d’Italia quindi diventa quasi impossibile che ci parteciperà al Tour poi farà anche il Giro. Per alcuni campioni sarà impossibile a partecipare ad alcune corse o a determinati Grandi Giri visto che ci sono anche le classiche. D’altra parte però l’importante è che inizi la stagione e portarla poi alla fine anche a metà novembre. Altrimenti ci sarebbero dei problemi molto seri per un sacco di squadre, soprattutto quelle più grandi“.
“Ci sono 4-5 squadre che sono sorrette da sponsor che lavorano nel turismo – aggiunge Reverberi – Quindi possiamo immaginare cosa potrebbe succedere se ora ci saranno delle ricadute. Vorrebbe dire scomparire per queste squadre qua al 100%. Già adesso purtroppo sono a rischio. Il problema sarà soprattutto per le squadre con grandi investimenti da parte degli sponsor”.
L’analisi del general manager della formazione italiana, che in questo avvio di stagione ha disputato 44 giorni di corsa centrando una vittoria, si è poi spostata sulla situazione della sua formazione dal punto di vista economico: “Noi nel nostro piccolo siamo abbastanza tranquilli. I corridori ed il personale della squadra sono ancora per un mese in cassa integrazione. Siamo l’unica squadra fra WT e Professional completamente italiana anche dal punto di vista della gestione e quindi eravamo l’unica squadra che poteva richiedere la cassa integrazione in deroga. L’abbiamo fatto anche per venire incontro agli sponsor che non ci vedono correre per 4-5 mesi ed hanno già di loro impegni importanti“.
“Questo periodo i corridori lo hanno passato sui rulli ed abbiamo cercato di coinvolgerli nelle corse virtuali – conclude Reverberi – Ora tutti hanno mostrato grande emozione per esser riusciti a ripartire in bicicletta ed andare in strada. A giugno, se la situazione prosegue bene, con ogni probabilità dovremo iniziare eventualmente fare i tamponi ai corridori e rifare tutte le visite mediche prima di fare un eventuale ritiro. Ci sarà una procedura molto lunga e complicata prima di andare all’estero, ma anche in Italia. Bisogna anche valutare come sarà la situazione in nazioni in cui andremo come la Romania o il Portogallo dove abbiamo in programma le nostre prime corse”.