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Wilco Kelderman (NED - Bora - Hansgrohe) - photo Tim Van Wichelen/CV/BettiniPhoto©2021

BORA-HANSGROHE, WILCO KELDERMAN: “HO SCELTO IL GIRO D’ITALIA, MI PIACE MOLTO, È MENO STRESSANTE”


Iniziano a delinearsi le strategie delle squadre World Tour per i Grandi Giri del 2022. La Bora-Hansgrohe, squadra tedesca protagonista sul mercato, ha già annunciato quali saranno i capitano per i tre appuntamenti di tre settimane; per il Giro d’Italia il Team Manager Ralph Denk ha deciso di appoggiarsi al terzetto composto da Emanuel Buchmann, Jai Hindley e Wilco Kelderman. 

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Il ciclista olandese ha un ricordo agrodolce della Corsa Rosa: nel 2020, due anni fa, è riuscito a guadagnare il primo podio in carriera in una grande corsa a tappe con il terzo posto finale ad 1’29” dal vincitore Tao Geoghegan Hart,vestendo anche la maglia rosa per due giorni; il simbolo del primato venne da lui perso nella penultima frazione sotto la spinta della Ineos, lasciando i galloni di capitano proprio ad Hindley.


Kelderman non pensa però al passato e prova a guardare esclusivamente al futuro, dopo un 2021 che, oltre al quinto posto all’ultimo Tour De France, gli ha regalato numerosi infortuni: frattura spinale, frattura all’anca, due costole rotte ed una mano operata. L’olandese è già elettrizzato all’idea di tornare in Italia, come ha rivelato in un’intervista al quotidiano Nos: ““Ultimamente mi chiedevo cosa volessi fare realmente quest’anno e l’idea di correre nuovamente il Giro mi ha emozionato. Con la squadra con cui andiamo è perfetto”.

Wilco Kelderman (NED – Bora – Hansgrohe) – photo Tim Van Wichelen/CV/BettiniPhoto©2

Kelderman non fa piani sulla sua partecipazione al Giro d’Italia: “Se posso vincere? Non so, dipende. Questo è più un obiettivo di squadra che personale, vedremo se ho una possibilità“. L’olandese parla poi per quale motivo non parteciperà al Tour de France: “Non mi sono divertito molto, potevo solo inseguire. Non ero abbastanza forte per competere con i migliori: Pogacar e Roglic sono troppo forti. Il Giro mi piace di più perché è meno stressante“.

A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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