Bruno Reverberi è famoso per essere un team manager vulcanico, e anche stavolta non le manda di certo a dire. La protesta dei corridori, che ha caratterizzato dal 19/a tappa del Giro d’Italia, con lo spostamento della partenza da Morbegno ad Abbiategrasso, ha mandato su tutte le furie il team manager della Bardiani-CSF-Faizanè.
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“Il problema non è solo di chi corre, ci sono troppi team manager che sono schiavi dei corridori – ha spiegato Reverberi in diretta Rai – danno sempre retta a loro, invece devono farsi sentire, alzare la voce. I bus delle squadre erano già andati via, hanno dovuto aspettare che i mezzi tornassero per essere portati nella nuova sede di partenza. C’è qualcosa che non funziona, è palese. I nostri corridori non sapevano perché non si fossero fermati”.
Bruno Reverberi ha anche spiegato che “queste proteste non portano a niente. Ne ho vissute molte, ma non portano a nulla, fanno fare solo delle figuracce colossali. La responsabilità è anche del CPA e del sindacato dei corridori”. Rivolgendosi a Gianni Bugno, che era in postazione di commento, Reverberi ha detto: “Guarda, Gianni, tu e Cristian Salvato avete fatto una figura pessima, vi siete rimessi alla volontà dei corridori. Fossi in voi rassegnerei le dimissioni domani mattina”.
Il sig..vegni ha sbagliato in una cosa: doveva far partire la tappa e chi non voleva liberissimo di andare a casa. Sono sicuro che poi tutti sarebbero partiti..tanti corridori erano pronti.. il signor reverberi doveva far partire i suoi corridori come da protocollo e avrebbe vinto il giro…