Arriva la prima medaglia ai Mondiali di ciclismo su strada, e che medaglia! Lorenzo Milesi batte il belga Alec Segaert e diventa campione del mondo a cronometro in quel di Stirling: un titolo inaspettato, con una prova di grandissimo ritmo, andando come un metronomo e superando uno dei migliori interpreti per il futuro delle prove contro il tempo. Terzo posto invece per l’australiano Hamish McKenzie.
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Se per l’Italia si ci aspettava di più da Bryan Olivo, campione nazionale di categoria, è invece Lorenzo a prendersi il palcoscenico. Parte con un pettorale numero 60, parecchio alto, ma la sua pedalata è compatta, approccia perfettamente il percorso di Stirling e anzi, nello strappo finale verso l’arrivo sembra avere ancora tante energie, a differenza di molti altri che chiudono davvero distrutti. Con il cronometro di 43’00”36, a oltre cinquanta all’ora, si prende comodamente il primo posto e la hot seat in cui attendere il suo destino.
E intanto, gli avversari si susseguono ogni 75-90 secondi all’arrivo. Ognuno finisce dietro al ventunenne del Team DSM-firmenich, e a ogni passaggio l’azzurro sembra crederci sempre un po’ di più. Fino ad arrivare agli ultimi uomini, quelli più pericolosi. Uno di loro è proprio Olivo, ma la sua è una prova sottotono (‘ho perso la sensibilità alla gamba sinistra‘ afferma al termine della corsa), così come quella del campione uscente Carl-Frederik Bevort, che esce presto di scena.
L’unico vero avversario rimane dunque Alec Segaert, uno dei migliori interpreti di categoria nelle prove contro il tempo e il vero favorito della vigilia. Diventa un duello a distanza, con il belga sulla bici e l’azzurro che non può fare altro che guardare. Segaert sembra imprendibile nel primo settore, passando con un vantaggio di 10 secondi, ma già nel secondo intertempo la sua azione sembra meno composta, ritrovandosi sempre avanti, ma con un margine risicato a tre secondi.
E Milesi, così, inizia a crederci davvero. Pedalata dopo pedalata, vede Segaert essere sempre più legnoso e al terzo intertempo, a 4,4 km dal traguardo, è dietro di quattro secondi. L’ultimo strappo verso il castello di Stirling non fa altro che confermare il tutto: undici secondi di ritardo, Lorenzo Milesi può finalmente allargare il sorriso e professarsi campione del mondo a cronometro Under 23, il quarto italiano nella storia a quindici anni di distanza da Adriano Malori. E potenziale erede di Filippo Ganna: c’è una nuova speranza nelle prove contro il tempo.
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